PRESENTATO IL LIBRO “IL MONASTERO DELLE BENEDETTINE DI PATERNO’,
STORIA, ARTE, FEDE E CULTURA”
L’evento, svoltosi a Paternò presso la chiesa della SS. Annunziata del Monastero, alla presenza di
un folto pubblico, ha rappresentato per la città un rilevante e atteso appuntamento culturale.
La sera del 14 dicembre appena trascorso, nella suggestiva atmosfera barocca della chiesa della SS.
Annunziata di Paternò è stato presentato il libro Il Monastero delle Benedettine di Paternò, storia
arte, fede e cultura. L’evento – organizzato dalla Parrocchia S. Maria dell’Alto con la
collaborazione dell’associazione ‘Amici di Sofonisba’ – ha rappresentato per la città un
appuntamento culturale di particolare rilievo. Il volume, che raccoglie i contributi degli autori
Antonio Caruso (architetto), Francesco Giordano (docente, giornalista e storico), Daniela
Calenduccia (docente), Anna Maria Iozzia (già direttrice dell’Archivio di Stato di Catania),
Gianluca Vota (avvocato e cultore di storia patria), Domenico Cretti (restauratore) e Alfredo
Nicotra (critico d’arte) è stato edito dalla Domenico Sanfilippo Editore con il contributo della
Fondazione Federico II di Palermo.
Il libro – che descrive la ricca storia architettonica del complesso monastico, le notevoli Pale
d’altare, le ormai celebri Madonne di Sofonisba Anguissola e i preziosi oggetti liturgici del
cosiddetto ‘Tesoro delle Benedettine’ – ha visto la luce dopo anni di studi e ricerche da parte dei
qualificati autori. Esso va a colmare una grave lacuna sulle conoscenze in materia relative all’antico
Monastero delle Benedettine (la cui prima fondazione risale al 1350) e della Chiesa della SS.
Annunziata, progettata dall’architetto Stefano Ittar. La pubblicazione (i cui ricavati gli autori hanno
interamente devoluto alla Parrocchia di S. Maria dell’Alto per interventi di restauro di opere d’arte)
è estremamente curata in ogni dettaglio, arricchita da pregevoli fotografie nonché da una ricca
bibliografia.
L’evento è stato moderato con perizia dalla giornalista Mary Sottile e, dopo i saluti di rito da parte
di Grazia Scavo componente dell’associazione Amici di Sofonisba, hanno preso la parola il
Prevosto Parroco di S. Maria dell’Alto Don Salvatore Patanè, Agata Marzola presidente del
Collegio sindacale della Fondazione Federico II e Domenico Ciancio della DSE. Mimmo Chisari,
che ha scritto la presentazione del libro, ha invece introdotto gli interventi degli autori
presentandone i rispettivi contributi. Un momento particolarmente emozionante è stato dato
dall’intervento del co-curatore professore Antonio Arena, il quale ha raccontato ai numerosi
presenti il lungo iter, spesso difficile e complesso, che ha portato al felice traguardo della
pubblicazione dell’opera.
Il numeroso e qualificato pubblico presente, ha seguito con interesse e attenzione le dotte
presentazioni degli autori i quali sono entrati nel vivo dell’evento. Antonio Caruso ha trattato
dettagliatamente la parte storico-architettonica, Francesco Giordano ha esposto analiticamente la
parte inerente le opere pittoriche conservate nella chiesa, Daniela Calenduccia ha presentato in
modo puntuale il ricco Tesoro delle Benedettine. Le conclusioni sono state invece affidate a Gino
Sanfilippo, storico e dottore di ricerca dell’Università di Catania. Sanfilippo, nel suo articolato e
interessante intervento, ha evidenziato le peculiarità dei monasteri femminili, nonché la centralità
che Paternò ebbe nei secoli scorsi anche in ambito religioso-monastico nel suo contesto territoriale e
in quello più ampio del Regno di Sicilia.
Come molti convenuti hanno voluto esprimere, questo evento ha rappresentato un momento di alta
cultura per la città. Noi aggiungiamo che è stato anche un momento di riflessione sulla funzione
della cultura stessa in una fase storica di profonda crisi sociale, politica ed economica della città, un
contesto in cui la cultura (quella vera e di alto livello) ha l’importante compito di creare gli
anticorpi contro l’abbrutimento e il degrado sociale attraverso la sua azione altamente formativa per
ogni cittadino. In ultima analisi questo ricco e prezioso volume intende essere da parte dei curatori
il primo studio organico su uno dei monumenti architettonici e storici più importanti non solo per la
città di Paternò, ma anche nel contesto territoriale in cui essa sorge. In sintesi quest’opera
rappresenta una fondamentale opera divulgativa, ma al contempo si propone come la prima pietra
per ulteriori studi in materia.
Evento ben riuscito e curato .
Davvero lodevole il lavoro portato avanti con perizia e pazienza del gruppo di lavoro !