Nei giorni del ponte e dell’esodo della prima quindicina di agosto i prezzi della benzina sono notevolmente aumentati. Un distributore sulla A8 Varese-Milano ha applicato a Ferragosto un prezzo esorbitante: 2,72 euro al litro per la benzina e 2,63 per il gasolio, entrambi in modalità self service. Di scarsa efficacia si sono rivelati pertanto i cartelloni con l’indicazione del prezzo medio del carburante obbligatori dall’1° agosto. Una misura voluta dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Alfonso Urso che il 16 ultimo scorso ha dichiarato che “il prezzo industriale della benzina depurato dalle accise è inferiore rispetto ad altri Paesi europei come Francia, Spagna e Germania”. In due settimane, in concomitanza con le partenze degli italiani in vacanza, il costo della benzina è mediamente aumentato di 4 centesimi al litro mentre quello del diesel di 7 centesimi.
LA GUARDIA DI FINANZA INTENSIFICA I CONTROLLI
In relazione all’evolversi dello scenario di elevata volatilità che condiziona l’andamento del prezzo del carburante per autotrazione, nel periodo ferragostano, in concomitanza con l’incremento dell’utenza stradale connesso all’esodo estivo, la Guardia di finanza ha intensificato i controlli a tutela dei cittadini in materia di trasparenza dei prezzi. In particolare, nel periodo dal 1° al 15 agosto 2023, sono stati complessivamente eseguiti 1.230 interventi, riscontrando irregolarità in 325 casi, nei confronti di: – 85 distributori operanti sulle autostrade; – 1.145 impianti attivi sulla restante rete stradale. Le attività di controllo hanno determinato la contestazione di 789 violazioni, di cui: – 363 per mancata esposizione dei prezzi e/o difformità di quelli praticati rispetto a quelli indicati; – 426 per inosservanza degli obblighi di comunicazione all’“Osservaprezzi carburanti”, istituito presso il Ministero delle imprese e del made in Italy. Si tratta di un piano d’azione, tuttora in corso e che proseguirà anche nei prossimi mesi sino al termine dell’anno impegnando i Reparti operativi ubicati su tutto il territorio nazionale, finalizzato a verificare il rispetto dei presidi normativamente previsti e, recentemente, implementati. Gli operatori del settore sono, infatti, tenuti a rispettare specifici obblighi di comunicazione dei prezzi praticati, mediante il portale “Osservaprezzi carburanti”*. I prezzi, inoltre, devono essere esposti pubblicamente presso il luogo di esercizio, attraverso apposita cartellonistica, unitamente all’indicazione del prezzo medio. Il dato del prezzo medio è determinato su base regionale per gli impianti di distribuzione attivi sulla rete stradale ordinaria, mentre è calcolato su base nazionale per i punti di rifornimento situati in ambito autostradale. Le attività ispettive poste in essere dalla Guardia di finanza consentono, altresì, di verificare il corretto assolvimento degli obblighi fiscali, il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione e la qualità del prodotto venduto nonché di acquisire elementi utili per accertare eventuali ipotesi di condotte lesive della libera concorrenza. I soggetti controllati sono accuratamente preselezionati attraverso un’analisi di rischio sviluppata, a livello centrale, dalla Componente speciale del Corpo. Le posizioni in capo alle quali, a esito di tale elaborazione, emergono più elevati profili rischio, sono, quindi, sottoposte a ulteriori approfondimenti, realizzati mettendo a sistema il patrimonio informativo costituito dalle notizie assunte nell’ambito del controllo economico del territorio, quotidianamente posto in essere per garantire la sicurezza economico-finanziaria del Paese.
IL CODACONS ANNUNCIA UN ESPOSTO A 104 PROCURE CONTRO GLI AUMENTI
Il Codacons, tramite il suo presidente Carlo Rienzi, ha così annunciato di voler presentare un esposto presso 104 procure della Repubblica perché vigili sui prezzi e sulle motivazioni del rincaro “Chiediamo alla magistratura di intervenire sui rincari che si registrano in occasione delle partenze degli italiani, aprendo una indagine tesa a verificare la possibile fattispecie di aggiotaggio – (l’alterazione fraudolenta dei prezzi) – per capire quale sia la causa dei repentini aumenti dei listini alla pompa e se vi siano possibili manovre speculative finalizzate ad alzare i prezzi in occasione degli spostamenti dei cittadini”.
* Osservaprezzi carburanti è il sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che permette di consultare in tempo reale i prezzi dei carburanti praticati presso gli impianti di distribuzione situati nel territorio nazionale, come comunicati dagli esercenti.
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