Con l’approssimarsi delle festività natalizie e di fine anno e l’incremento consumo di prodotti ittici, la Guardia Costiera ha rafforzato il proprio impegno nel contrasto alle attività di pesca illegale, allo scopo di scongiurare comportamenti illeciti. L’operazione complessa “SpINNaker” (INN, acronimo di Pesca Illegale Non dichiarata e Non regolamentare), in corso in questi giorni su tutto il territorio nazionale, coordinata dal Comando Generale di Roma, vede in campo donne e uomini della Guardia Costiera impegnati in controlli, sia a terra che in mare: nel mirino tutti quei comportamenti illegali che compromettono il prodotto ittico, soprattutto “Made in Italy”.
Tre le fasi dell’operazione in corso: una prima fase detta di “analisi”, che ha avuto luogo dal 13 al 30 novembre ed è servita a individuare i “target” di interesse, individuando le unità navali e gli operatori commerciali destinatari di un’eventuale verifica durante l’attività operativa; a questa ha poi fatto seguito una seconda fase “operativa” dal 1 al 15 dicembre, che ha permesso di attuare un contrasto diretto alle attività di pesca illegale, attraverso l’esecuzione delle verifiche preventivamente pianificate; infine, seguirà una terza fase durante la quale, in considerazione del particolare periodo dell’anno e della specificità delle realtà locali, i Comandi territoriali potranno orientare meglio la loro azione di controllo. L’obiettivo principale è quello di prevenire, individuare e contrastare qualunque forma di illegalità che possa pregiudicare in maniera significativa il pescato e alterare il principio di leale concorrenza sul mercato a causa di comportamenti disonesti, che possano indebolire anche la capacità del cittadino di autodeterminarsi correttamente nella scelta del prodotto ittico. Un’operazione questa che tutela anche la maggioranza degli operatori del settore che agiscono nel rispetto della normativa e garantiscono prodotti di elevata qualità, primi fra tutti quelli provenienti della pesca italiana artigianale e costiera. Il dispositivo messo in campo, articolato a livello territoriale sui Centri di Controllo Area Pesca (CCAP) delle 15 Direzioni Marittime regionali – ha visto eseguire fino ad oggi 10.850 controlli e che consentiranno agli italiani di acquistare sul mercato prodotti ittici sicuri garantiti. Questi i dati salienti: 636 illeciti tra amministrativi e penali, 211 attrezzi da pesca sequestrati, 6 esercizi commerciali chiusi; sanzioni pecuniarie che ammontano a oltre 1 milione di euro, per un totale di 218 tonnellate di prodotto ittico sequestrato. Nel solo 2023, la Guardia costiera ha comminato oltre 7,5 milioni di euro, con oltre 500 tonnellate di prodotto irregolare sequestrato. Sull’intero territorio nazionale sono stati effettuati circa 110.000 verifiche e ispezioni approfondite sia in mare che lungo la filiera commerciale: dall’analisi dei dati è risultato che la maggior parte degli illeciti è avvenuto nell’ambito della tracciabilità del pescato, a causa di prodotti ittici non genuini (etichettati come “nostrani”) o non etichettati, spesso provenienti dall’estero.
NOTA
La Guardia Costiera conferma il proprio impegno – in dipendenza funzionale dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste – nella vigilanza sulla filiera della pesca. Un’attività continua che ha lo scopo di verificare il rispetto delle vigenti disposizioni nazionali ed internazionali in materia di tutela delle risorse ittiche e dell’ambiente marino.