Dopo il caso della capretta uccisa a calci da un gruppo di adolescenti in provincia di Frosinone nel Lazio, un altro episodio analogo è accaduto nella provincia di Foggia in Puglia. Lo ha denunciato il 22 u.s. l’associazione Lndc Animal Protection dopo essersi imbattuta nel video in questione “che ci è giunto attraverso un circuito di chat, messaggistica whatsapp e instagram e ci è stato detto che è riconducibile al comune in provincia di Foggia“. Nel filmato si sente di quattro ragazzi che si accaniscono contro un’anatra ferita, dicendo “quell’uccello è ancora vivo” e poi uno di loro incita l’altro a ucciderla. “Finiscila, un colpo secco”, “una botta secca in testa, per forza tanto muore”. Da una delle voci nel video si avverte, a un certo punto, un tentativo di ribellione, ma passa subito e la morte tribale dell’animale si consuma tra le risate del gruppo. Secondo quanto ricostruito, il fatto sarebbe avvenuto a Rodi Garganico, in provincia di Foggia.
LA DENUNCIA
Lndc Animal Protection ha già provveduto a inoltrare denuncia, al momento contro ignoti, alla Procura della Repubblica di Foggia “nel tentativo di fare chiarezza sul video e risalire agli autori del gesto. Torno ancora una volta a lanciare l’allarme sulle nuove generazioni – sottolinea Piera Rosati, presidente dell’associazione animalista – perché i tanti fatti di cronaca di questo tipo registrati nell’ultimo periodo dimostrano che c’è una vera e propria emergenza. Pensare che queste siano soltanto bravate o ragazzate è ingenuo e pericoloso, perché è ormai scientificamente provato che i soggetti che compiono questi atti in gioventù hanno grandi probabilità di replicarli in maniera sempre più violenta in età adulta anche nei confronti delle altre persone”.
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