Una variante del Sars-Cov-2, EG.5 denominata ‘Eris’, nelle ultime settimane rappresenta quella prevalente in Italia. Risulta caratterizzata da un elevato tasso di crescita che, insieme ad una diminuita capacità di neutralizzazione dei precedenti vaccini, motiverebbe la sua preponderanza. Non di meno, ad oggi non si evidenziano rischi addizionali per la salute pubblica. È quanto emerge dall’ultimo sondaggio flash dell’Iss (Istituto Superiore di Sanità).
Il direttore del Dipartimento clinico dell’Inmi Spallanzani, Andrea Antinori, esplicita al riguardo “Nelle ultime settimane osserviamo una ripresa dei casi per l’emergere delle nuove sottovarianti e per gli effetti della stagione estiva, ma la gran parte sono infezioni lievi, localizzate nelle alte vie respiratorie. La malattia oggi, per la persona giovane adulta e sana è clinicamente non rilevante. Al contrario, nei fragili, grandi anziani e immunodepressi, il Covid rimane un problema. È su di loro che vanno mirate le misure di protezione e gli interventi di prevenzione, primo fra tutti la vaccinazione”.
Ai primi di settembre, con l’approssimarsi dell’inizio scolastico, l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) aveva segnalato una ripresa dei positivi con un +44% nell’ultima settimana. I dati vanno in atto considerati con i tamponi ormai esigui e senza obbligo di isolamento, tanto che rispetto al passato il Covid sulla carta potrebbe apparire pressoché scomparso.
L’Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola, attraverso il suo presidente, Mario Rusconi da dei suggerimenti “L’indicazione che arriva dai presidi ai professori e bidelli è quella di evitare gli assembramenti degli alunni, soprattutto nei primi giorni di scuola. In molte scuole poi a chi lo chiederà distribuiremo le mascherine utilizzando le tantissime scorte che ci furono date durante la fase critica della pandemia. Stessa cosa avverrà con il gel disinfettante”. L’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale è consigliato ai docenti e alunni con fragilità. Il nostro è un invito in quanto l’utilizzo non è obbligatorio. Mi sento, poi, in dovere di lanciare un appello agli enti affinché siano più solleciti nei lavori di ristrutturazione negli istituti scolastici: avere classi con 27-28 alunni, in ambienti non grandi, non può che favorire la trasmissione di qualsiasi virus. Sarebbe, infine, prezioso che le scuole potesse riottenere quegli spazi oggi adibiti ad appartamenti dove spesso vivono figli o nipoti di bidelli oramai morti”.
In Sicilia si stanno registrando i seguenti dati: 575 numero diagnosi totale 28/08 – 03/09/2023; 12,0 tasso incidenza 28/08 – 03/09/2023 (per 100.000 ab.); 616 numero diagnosi totale 21-27/08/2023; 12,8 tasso incidenza 21-27/08/2023 (per 100.000 ab.); -6,7 variazione % rispetto alla settimana precedente.
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