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Home » Ambiente » Mancanza di concorrenza: l’affidamento delle strade per la vetta dell’Etna si farà con procedure ad evidenza pubblica

Mancanza di concorrenza: l’affidamento delle strade per la vetta dell’Etna si farà con procedure ad evidenza pubblica

Pietro Nicosia Di Pietro Nicosia
27 Febbraio 2016
in Ambiente, Provincia
Tempo di lettura:2 minuti di lettura
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Mancanza di concorrenza: l’affidamento delle strade per la vetta dell’Etna si farà con procedure ad evidenza pubblica

Etna, escursionisti in area sommitale

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L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato contesta l’affidamento diretto a Funivia dell’Etna e Star poiché costituisce distorsione della concorrenza

L’affidamento in gestione delle strade che raggiungono l’area sommitale dell’Etna dovrà avvenire con modalità diverse rispetto a quelle utilizzate fino ad ora. Lo stabilisce l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha trasmesso ai Comuni di Nicolosi, Linguaglossa, Castiglione di Sicilia, nei cui territori ricadono le vie sterrate che giungono sulla vetta rispettivamente dal Rifugio Sapienza e da Piano Provenzana, la nota AS1253 (VAI AL LINK) nella quale rileva “distorsioni della concorrenza e del corretto funzionamento del mercato derivanti dalle complessive modalità di affidamento delle vie di accesso alle zone sommitali dell’Etna da parte delle Amministrazioni”.

In sostanza l’Autorità contesta la concessione della gestione delle strade alla Funivia dell’Etna (per Etna-Sud Rifugio Sapienza) e alla Star (per Etna-Nord Piano Provenzana), società che fanno capo alla stessa proprietà e che gestiscono i servizi pubblici di trasporto di persone, sia nella stagione sciistica invernale sia nella stagione escursionistica estiva, in quanto “appare contraria ai principi posti a tutela della concorrenza, con riguardo all’assenza di procedure selettive ovvero in ragione di requisiti di partecipazione alle procedure di affidamento ingiustificatamente restrittivi”.
Sostanzialmente, in materia di servizi pubblici di rilevanza economica – rileva l’Autorità – gli stessi possono essere “affidati anche in forma diretta a società terze, purché i servizi affidati costituiscano l’attività prevalente della società beneficiaria, questa sia a totale partecipazione pubblica e soggetta a controllo analogo a quello esercitato dall’amministrazione sui propri servizi”.

E, nel caso specifico, “nei mercati in cui specifiche caratteristiche oggettive (tecniche, economiche e finanziarie) giustifichino una limitazione del numero dei soggetti ammessi a operare, l’affidamento dei servizi debba avvenire mediante procedure ad evidenza pubblica, al fine di attenuare gli effetti distorsivi della concorrenza connessi alla posizione di privilegio attribuita al concessionario”.
L’Autorità auspica che le considerazioni siano tenute in adeguata considerazione dalle amministrazioni dei tre comuni affinché rivedano le complessive modalità di affidamento e gestione delle vie di accesso alle aree sommitali dell’Etna, al fine di “introdurre criteri concorrenziali (…) contribuendo, per questa via, anche allo sviluppo del settore turistico/ricettivo della zona”.
Proprio sulla questione gestione dei servizi in questione è aperto un contenzioso fra Comune di Nicolosi e Funivia dell’Etna, esploso anche alla vigilia dell’apertura della stagione sciistica (poi risolto con una proroga), mentre nel versante nord i comuni di Linguaglossa e di Castiglione di Sicilia stanno effettuando una nuova gara per l’affidamento. Adesso i tre comuni avranno 45 giorni di tempo per dare seguito alla nota.

Tags: Etna
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