Fanno parte dell’organismo i primi cittadini di Santa Maria di Licodia, Paternò e Regalbuto, un rappresentante dell’Università di Catania e un membro del Presidio partecipativo del Patto
Si è svolta lunedì 22 febbraio, presso l’ex Tribunale di Paternò, l’Assemblea del “Patto per il Fiume Simeto” che prevedeva tra i punti all’ordine del giorno l’elezione della Commissione che, in carica per 3 anni, avrà il compito di organizzare l’agenda di lavoro del Patto e coordinare i processi decisionali.
All’incontro erano presenti il Sindaco di Paternò Mauro Mangano, il Vicesindaco di Santa Maria di Licodia Giovanni Buttò, il Vicesindaco di Biancavilla Giuseppe Sapienza, il Sindaco di Adrano Pippo Ferrante, il Vicesindaco di Ragalna Roberto Di Bella, il Sindaco di Troina Fabio Venezia, il Sindaco di Regalbuto Francesco Bivona ed il Vicesindaco di Centuripe Paola Di Vita. Assenti i sindaci di Belpasso e Motta S. Anastasia. A presenziare l’incontro la Presidente dell’Assemblea del Patto Graziella Ligresti ed il vicesegretario del Comune di Paternò, la dott.ssa Concetta Patronaggio.
Il “Patto per il Fiume Simeto” è uno strumento di gestione del territorio che mira allo sviluppo economico e socio-culturale dell’area della Valle del Simeto, sottoscritto da dieci Comuni in sinergia con oltre 60 associazioni di categoria, l’Università degli Studi di Catania e l’Associazione Vivisimeto.
Come previsto dallo Statuto, cinque i membri che faranno parte della Commissione: individuati all’unanimità il sindaco di S. M. di Licodia Totò Mastroianni, quello di Paternò Mauro Mangano e di Regalbuto Francesco Bivona – come rappresentanti dei sindaci cofirmatari del Patto – ai quali si aggiungono il prof. Filippo Gravagno, rappresentante dell’Università degli Studi di Catania ed il dott. David Mascali, rappresentante del Presidio Partecipativo.
«Non vogliamo che il Patto per il fiume Simeto sia strumento di coltivazione di conflitti o di avvio di sogni impossibili – ha affermato la presidente dell’Assemblea Graziella Ligresti – ma non vogliamo nemmeno che sia un’idea da sostenere a “tarallucci e vino”. E’ necessario riscoprire le nostre comunità e impegnarci seriamente nell’attuazione degli scopi prefissati».
Durante l’incontro i sindaci hanno anche ribadito il loro impegno circa il finanziamento del Laboratorio, organo progettuale del Patto che necessita per il suo avvio di risorse economiche che i sindaci si impegnano di prevedere nei prossimi bilanci comunali.
Infine, acceso dibattito anche col pubblico sulla recente approvazione, da parte della Conferenza Stato-Regione, della costruzione in Sicilia di due inceneritori, modalità di smaltimento dei rifiuti non conforme alle idee del Patto che invece punta sugli strumenti del riciclaggio e del compostaggio. Compito della Commissione sarà anche quello di articolare le azioni al riguardo.
La prossima Assemblea, non ancora fissata, sarà dedicata alla definizione del piano di azione, dunque alle politiche su cui il patto dovrà operare.