Si è conclusa la prima edizione della rassegna musicale di strumenti a fiato. Il Maestro Yuri Furnari: «Pensiamo già alla seconda edizione»
Una Villa delle Consuetudini di Santa Maria di Licodia gremita di spettatori ieri sera in occasione dell’ultimo concerto in scaletta nell’ambito del Festival “Sciati di l’Etna”, la rassegna itinerante organizzata dall’associazione musicale licodiese “Giovanni Pacini” che per sei appuntamenti a partire da maggio scorso ha animato a suon di note alcuni dei siti storico-culturali più importanti del paese. La Chiesa Madre Santissimo Crocifisso, Palazzo Ardizzone, l’antico lavatoio ed il Chiostro dei Benedettini si sono trasformati in suggestivi palcoscenici, centrando così l’obiettivo di promuovere la cultura musicale un po’ perduta soprattutto nelle nuove generazioni, valorizzando e facendo rivivere al tempo stesso i luoghi di interesse del territorio.
Un Festival durante il quale si sono esibiti vari ensemble di strumenti a fiato – da qui il nome “Sciati di l’Etna” – come quelli di clarinetto e di sax, la Junior Pacini Band, la banda dei “piccoli”, la grande Orchestra di fiati e ancora la Pacini Brass Ensemble, ovvero il gruppo di ottoni. Protagonista del concerto finale – svoltosi ieri sera a partire dalle 20:30, questa volta nella centralissima Villa delle Consuetudini – la “Pacini Big Band”, gruppo di 22 elementi formato da sax, trombe, tromboni, chitarra, piano e percussioni, che ha proposto un variegato repertorio di musica swing di grandi artisti come Glenn Miller, Duke Ellington, Arlen e B. Coleman.
Un’esibizione magistrale all’altezza delle aspettative, sotto la direzione integerrima del Maestro Yuri Furnari, che ai nostri microfoni dichiara: «Il bilancio di questa prima edizione di “Sciati di l’Etna” è molto positivo. Da un lato mi aspettavo la partecipazione del pubblico licodiese, ma non così tanto. Fin dal primo appuntamento, con il concerto dei clarinetti, c’è stata una grandissima affluenza e le altre serate sono andate in crescendo.Vista la bella esperienza di quest’anno, cercheremo di replicare l’anno prossimo in meglio».
Grande soddisfazione anche da parte del presidente dell’associazione musicale “Giovanni Pacini” Antonio Parasiliti, che a Yvii24 fa sapere: «Sono estremamente soddisfatto poiché grazie a questa manifestazione abbiamo dato il nostro contributo alla divulgazione della cultura musicale ed alla valorizzazione delle bellezze del nostro territorio. Un aspetto importante per la realizzazione di questo festival è stato la collaborazione di tutti. A questo proposito – conclude Parasiliti – voglio ringraziare i soci dell’associazione e tutti coloro i quali hanno contribuito, in qualsiasi modo, alla realizzazione di questa manifestazione, con la speranza di una seconda edizione ancora più ricca di eventi».