La Regione Siciliana ha stanziato 50 milioni di euro come contributo ai Comuni per compensare gli aumenti dei costi sostenuti per il trasferimento dei rifiuti all’estero. È il contenuto del decreto del dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti, che ha approvato anche l’elenco delle istanze ritenute ammissibili.
«Era un impegno – afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – che avevamo preso con i sindaci e che abbiamo mantenuto. Il governo regionale sta lavorando alla gestione dei rifiuti su più fronti, a cominciare dal nuovo Piano che a breve vedrà definitivamente la luce. Uno strumento che ci consentirà di intervenire in maniera definitiva con la realizzazione di due termovalorizzatori pubblici, già finanziati con 800 milioni del Fsc, e di altri impianti per il trattamento dei rifiuti, con l’obiettivo di aumentare la percentuale della raccolta differenziata. Nel frattempo, abbiamo pure risolto alcune criticità che si erano create nell’impianto Tmb della Sicula Trasporti, prevenendo lo stato di emergenza di natura ambientale ed igienico-sanitaria in circa 200 Comuni».
«Possiamo così dare una risposta concreta al grido d’aiuto dei sindaci siciliani e dell’Anci – aggiunge l’assessore regionale all’Energia, Roberto Di Mauro – La manovra correttiva approvata dall’Ars e appena pubblicata ha consentito al dipartimento di impegnare in tempi brevi questa somma a copertura dei cosiddetti extracosti sostenuti dai Comuni nel settore rifiuti».
50 milioni di euro ai Comuni per gli extracosti del trasferimento all’estero
Il decreto prevede che la determinazione definitiva dell’importo e dell’erogazione del contributo sarà subordinata all’esito favorevole della verifica, per ciascun Comune, del rispetto della normativa in materia di conferimento dei rifiuti negli impianti dentro e fuori regione, del caricamento dei dati sulla piattaforma Orso (Osservatorio rifiuti sovraregionale*), delle dichiarazioni di veridicità e dell’effettivo periodo temporale di conferimento dei rifiuti fuori regione, secondo i criteri stabiliti con legge.
* Il Dipartimento Regionale dell’Acqua e Rifiuti, a seguito della sottoscrizione di apposita Convenzione con Arpa Lombardia in data 14 agosto 2019, approvata con Decreto del Dirigente Generale n.1360 del 4 novembre 2019, ha avviato l’utilizzo, nella Regione Siciliana, dell’applicativo web O.R.SO. 3.0 (Osservatorio Rifiuti SOvraregionale – versione 3.0) per la raccolta ed archiviazione dei dati relativi alla produzione e gestione dei rifiuti urbani (scheda comuni) e la gestione dei rifiuti negli impianti (scheda impianti). ORSO 3.0 sostituisce la piattaforma informatica web per il monitoraggio della raccolta differenziata attivata nel dicembre 2016 dall’Ufficio Speciale per la Raccolta Differenziata (USRD) e poi gestita dal Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti dal gennaio 2018.
L’OPINIONE
Apparirebbe, osservando quanto si è pagato negli ultimi anni e mesi per la Tari (almeno quelli che la pagano), che la voce variabile della tassa è aumentata notevolmente, sicché, supponendo che nelle previsioni di bilancio di ogni singolo Ente locale, implicitamente gli extracosti del trasferimento rifiuti all’estero siano già stati caricati ai (buoi) conterranei, cittadini e attività, sembrerebbe di conseguenza che questo contributo ai Comuni, per compensare gli aumenti dei costi sostenuti per il trasferimento dei rifiuti all’estero, diverrebbe implicitamente un’entrata attiva, salvo non ci fosse nell’immediato un conguaglio in bolletta restituendo gli importi extra ai contributori. Stante la simulata partecipativa democrazia italiana, nonché la parallela forzosa impotenza del cittadino, ci si può unicamente augurare che le somme erogate vengano utilizzato per la cittadinanza operosa, lavoratrice, produttiva e contribuente.