Avevamo seguito già da questa estate la vicenda del ‘caro voli’ (Sicilia. Caro voli, convocate le compagnie. Contro il caro voli il Governo Meloni fa convocare per il 4 luglio un incontro con le compagnie e associazioni utenti – Sicilia. Incombe di nuovo l’annoso aumento dei biglietti aerei. In Sicilia da anni ad ogni festività o stagione balneare aumentano i biglietti aerei. Il Codacons presenta una denuncia. L’OPINIONE – Sicilia. Sconto caro voli ma devono aderire le compagnie. Lo sconto sui biglietti aerei previsto dal decreto della Regione Siciliana non entusiasma qualche compagnia e non convince le Opposizioni – Sicilia. I dubbi di Federconsumatori sul decreto-sconti per il caro voli. Federconsumatori nutre diversi dubbi sul decreto-sconti del caro voli per alcune categorie di cittadini residenti nell’Isola). Nelle ultime due settimane e prossimi alla vigilia di Natale, i prezzi dei biglietti aerei per volare verso e dalla Sicilia e Sardegna hanno registrato ulteriori aumenti. È quanto ha denunciato il Codacons, associazione dalle cui denunce sono scaturite due indagini amministrative dell’Antitrust sul caro-voli in Italia. In particolare l’associazione ha messo a confronto la sua precedente indagine condotta il 2 novembre scorso e relativa alle tariffe dei voli per Sicilia e Sardegna per le partenze a ridosso di Natale, con i dati raccolti di recente sulle piattaforme di prenotazione specializzate, scoprendo che in pochi giorni i prezzi dei biglietti aerei sono cresciuti notevolmente. Verso la Sicilia occorrono anche 600 euro su qualche tratta per un biglietto aereo di andata e ritorno. In settimana dovrebbe essere operativa la piattaforma web regionale di Aeroitalia per potere chiedere il rimborso e consentire ai viaggiatori la riduzione diretta del 25%. I siti degli altri vettori che hanno aderito all’iniziativa, Ita e Wizz Air, potrebbero invece essere operativi entro il 15 dicembre. Ancora si aspetta da Dublino l’adesione di Ryanair alle agevolazioni ma sembrerebbe che lo farà. Nel frattempo i prezzi sono ulteriormente aumentati: da Milano a Palermo, andata il 22 dicembre e ritorno il 7 gennaio con bagaglio in stiva, Ita e il vettore irlandese chiedono, 567 e 460 euro, e non va molto meglio per la tratta Milano-Catania: nelle stesse date, 601 euro per Ita, 521 per Ryanair e 519 per Aeroitalia.
L’OPINIONE
Tutto ciò scoraggia chi vuol trascorrere le festività nell’Isola e si traduce anche in un danno insistente per il turismo isolano, al punto che sembra quasi voluto da un qualche sistema economico-politico per dirottarne altrove il flusso. C’è anche come un’analogia con quello che si è visto spesso prima dei saldi: si aumentano preventivamente i prezzi per poi applicare lo sconto. Nella fattispecie sarebbe ancora più scorretto, poiché lo sconto è costituito dal contributo pubblico previsto per contenere i costi dei biglietti aerei. Insomma siamo sempre in Italia: fatta la norma scoperto l’illudo. E a rimetterci sono sempre i cittadini siciliani, quindi l’economia e il lavoro. Ma ci sarà comunque al solito qualcuno e rispettive pletore di variegati servi felici e menestrelli, da dibattiti, talk show e social, che dirà che la colpa è dei siciliani. Fino a che dura.