Dalla Presidenza della Regione dal 2 al 6 ottobre:
Sugli appalti si cambia marcia. L’Assemblea regionale ha approvato il nuovo Codice dei contratti pubblici, voluto fortemente dal governo Schifani. Il testo, predisposto dall’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò, integra la norma nazionale (decreto legislativo 36/2023), efficace in Italia dal primo luglio con alcune importanti modifiche: introduce la Centrale di committenza unica regionale, articolata in una Centrale di committenza per beni e servizi, sotto il controllo dell’assessorato dell’Economia, e in una Centrale di committenza per gli appalti di lavori pubblici e di servizi di ingegneria e architettura – ex Urega – incardinata presso il dipartimento regionale Tecnico dell’assessorato delle Infrastrutture. Alcune norme migliorative che puntano soprattutto sulla semplificazione delle procedure. Per esempio, quella sulla Commissione lavori pubblici che sarà adesso chiamata ad analizzare soltanto i progetti con importo superiore a 20 milioni di euro. Per il governatore Schifani si dà così «certezza agli enti locali e a tutte quelle strutture come aziende sanitarie, consorzi e altre pubbliche amministrazioni chiamate nei prossimi mesi a gestire gare di appalto per opere pubbliche».
Rafforzare i collegamenti lungo la dorsale ferroviaria Ionica, da Giarre all’aeroporto di Catania. Dalla Regione sono in arrivo 2 milioni di euro per avere 8 coppie di treni in più che possano assicurare un servizio più frequente sulla tratta e implementare il servizio metropolitano con il pieno sfruttamento delle stazioni Fs all’interno del capoluogo etneo, così come avviene a Palermo per il collegamento con lo scalo di Punta Raisi. Ad annunciare lo stanziamento, che sarà inserito nella prossima Finanziaria regionale, sono gli assessori all’Economia Marco Falcone e alle Infrastrutture e mobilita, Alessandro Aricò.
Dalla Presidenza della Regione dal 2 al 6 ottobre:
Contributi alle famiglie indebitate con il mutuo e trasferimenti dei fondi ai Comuni entro l’anno. Sono due misure finanziarie predisposte dal governo Schifani e approvate dalla Commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana, che stanziano nel complesso più di 120 milioni di euro. «Diamo seguito – spiega l’assessore all’Economia Marco Falcone – all’impegno per calmierare l’impatto del rialzo dei tassi d’interesse dei mutui. Attraverso l’Irfis, la Regione potrà erogare un contributo alle famiglie al di sotto dei 50mila euro di reddito per compensare i maggiori costi in interessi bancari sostenuti nel 2023. Alle amministrazioni comunali, invece, per la prima volta dopo dodici anni potremo pagare la quarta rata del Fondo Enti locali entro l’anno in corso».
I circa 20 mila candidati al concorso per 46 posti da agente forestale, a tempo pieno e indeterminato (categoria B, posizione economica B1), hanno adesso delle date precise. La prova scritta si svolgerà, infatti, dal 24 al 27 ottobre nelle sedi del Centro Fiere Bicocca di Catania e del Centro Fiera del Sud di Siracusa. A questo link è possibile consultare il calendario delle convocazioni e le modalità di svolgimento della prova scritta.
Dalla Presidenza della Regione dal 2 al 6 ottobre:
La scadenza del 31 dicembre si avvicina e tutti gli sforzi del governo regionale sono indirizzati a scongiurare il rischio di dover restituire a Bruxelles circa un miliardo di euro relativo alla programmazione 2014-2020. A causa di ritardi nella spesa ereditati da questo governo regionale e dovuti, in parte, anche all’emergenza Covid e al recente conflitto russo-ucraino. Il presidente della Regione Renato Schifani ne ha parlato con la Commissaria europea per la Coesione e le riforme, Elisa Ferreira, nel corso dell’incontro di qualche giorno fa a Palazzo d’Orleans. «L’accoglimento della proposta di riprogrammazione da noi avanzata – ha spiegato Schifani – in costante raccordo con gli uffici della commissaria Ferreira, che ringrazio, concorrerà a ridurre l’area di rischio che, all’indomani del mio recente insediamento, era stata valutata in circa un miliardo di euro, puntando dunque al pieno assorbimento delle risorse».
Nel corso della visita al capoluogo siciliano, la commissaria europea, insieme all’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo, ha fatto tappa all’Ismett. Successivamente, con l’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò, ha visitato il cantiere della stazione Politeama di Palermo.
«Non guardo all’autonomia differenziata con preoccupazione, tutt’altro, ma con la dovuta attenzione perché può portarci oltre il fondo perequativo che in questi anni si è dimostrato insufficiente». Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha ribadito la sua posizione durante i lavori della seconda edizione del Festival delle Regioni e delle Province autonome che si è svolto a Torino. «Insisterò – ha aggiunto il governatore – sulla previsione di insularità che è stata introdotta nella Costituzione e che riconosce il peso di una posizione geografica e prevede che lo Stato debba effettuare delle compensazioni economiche». L’ultima finanziaria ha previsto solo 10 milioni, una dotazione definita «squisitamente simbolica».
Dalla Presidenza della Regione dal 2 al 6 ottobre:
La scuola del futuro tra le sfide e le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale. Questo il tema della seconda edizione di Didacta Italia – Edizione Siciliana organizzata da Firenze Fiera con la Regione Siciliana e la partnership scientifica di Indire. Docenti e studenti sono attesi dal 12 al 14 ottobre negli spazi di SiciliaFiera a Misterbianco, in provincia di Catania. La kermesse è stata presentata a Palazzo d’Orléans e già si è ampliata rispetto all’anno scorso. «Questa seconda edizione siciliana di Didacta – ha anticipato l’assessore Turano – vuole raccogliere i contributi dell’intero settore dell’istruzione del Meridione». Lui stesso, il 14 ottobre, premierà le eccellenze scolastiche che si sono distinte in Italia e in Europa. «Quest’anno – dice Anna Paola Concia del comitato organizzatore –raddoppiamo gli spazi, gli eventi e i partecipanti. Saranno in totale 120 gli appuntamenti formativi rivolti ai dirigenti, agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, al mondo della ricerca e a quello universitario». Qui tutto il programma della tre giorni.
I resti della nave romana del III secolo d.C. saranno presto esposti in un museo del Trapanese. Si sono concluse, infatti, le operazioni di scavo e recupero del relitto, con un carico composto da contenitori da trasporto e una grande varietà di oggetti, rinvenuto nei fondali di Marausa, nel territorio di Misiliscemi a pochi chilometri da Trapani. «Il team di archeologi e tecnici subacquei, coordinati dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana – afferma l’assessore ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato – ha progettato e diretto l’intera operazione di recupero che rappresenta un evento di straordinaria importanza». Adesso lo scafo, denominato “Marausa 2”, verrà sottoposto al processo di desalinizzazione all’interno di una grande vasca e al successivo trattamento conservativo e di restauro nei laboratori del Museo Baglio Anselmi di Marsala.
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