SIRACUSA – LA POLIZIA DI STATO DENUNCIA UN UOMO PER DANNEGGIAMENTO A DEI BENI COMUNALI: con martello e scalpello ha danneggiato la stele commemorativa di Giovanni Paolo II
Nella serata di ieri, agenti delle Volanti hanno denunciato un siracusano di 53 anni per danneggiamento e per porto di oggetti atti ad offendere. In specie, un passante, notando un uomo che si aggirava con fare sospetto nei pressi della stele commemorativa della visita di Giovanni Paolo II, sita nella Balza di Akradina, chiamava i poliziotti che intervenuti prontamente sorprendevano il cinquantatreenne che, per motivi ancora al vaglio degli investigatori, dopo essersi munito di uno scalpello e di un martello, danneggiava la lapide, di proprietà del Comune e un muretto a secco perimetrale che delimita la Balza Akradina. Il senso civico del cittadino che ha chiamato la Polizia, prontamente intervenuta, è un fulgido esempio di sicurezza partecipata che implica la collaborazione degli utenti che contribuiscono, insieme a chi è deputato a tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica in città, a creare una sinergia e un clima di legalità e di civile rispetto delle regole. Era il 9 maggio del 1993 quando Papa Giovanni Paolo II entrò in una casa sul cammino per la Valle dei Templi. Era la casa dei genitori del giovane giudice Rosario Livatino, ucciso da Cosa Nostra. Fu in quell’occasione che la Chiesa attaccò apertamente il potere mafioso. Si stava concludendo la funzione religiosa, quando improvvisamente Papa Giovanni Paolo II prese il microfono e iniziò l’invettiva contro i mafiosi che diverrà Storia “Convertitevi, una volta verrà il giudizio di Dio“.
AVOLA – CONTRASTO AGLI STUPEFACENTI – LA POLIZIA DI STATO DENUNCIA UN UOMO PER DETENZIONE AI FINI DELLO SPACCIO E SEQUESTRA DELLA DROGA
Agenti del Commissariato di P.S. di Avola, nell’ambito dei quotidiani servizi finalizzati al contrasto della vendita e del consumo di sostanze stupefacenti, hanno denunciato un avolese di 29 anni per il reato di detenzione ai fini dello spaccio di droga. Gli investigatori avolesi, a seguito di indagini di polizia giudiziaria, effettuavano a casa del denunciato una perquisizione domiciliare che consentiva di rinvenire e sequestrare 5,8 grammi di crack, parte dei quali già suddivisi in dosi pronte per essere cedute, tre bilancini di precisione e vario materiale utile al confezionamento dello stupefacente. Inoltre, quando i poliziotti hanno atteso l’arrivo dello spacciatore a casa sua, gli hanno contestato anche la guida senza patente ed hanno operato sull’autovettura il fermo amministrativo.