CARO VOLI PER I CITTADINI. Ci eravamo lasciati alla fine di novembre con un articolo inerente il cosiddetto “caro voli” in Sicilia che vedeva un ostante aumento del costo dei biglietti aerei “Sicilia. Caro voli in crescita. Anche un danno per il turismo. Per l’Isola il caro voli arriva in qualche tratta a 600 euro”. Da allora i prezzi sono andati sempre aumentando. Non solo, l’inchiesta amministrativa dell’AGCM ( Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) più comunemente conosciuta come Antitrus (la legislazione antimonopolistica spesso appunto indicata con il termine inglese antitrust che nel lessico giuridico definisce il complesso delle norme che sono poste a tutela della concorrenza sui mercati economici), si è conclusa con la chiusura della procedura in quanto “le evidenze raccolte non hanno fornito elementi sufficienti a corroborare l’ipotesi istruttoria”. Lo ha riferito Guido Stazi, segretario generale dell’Antitrust, durante un’audizione alla commissione Insularità riferendosi all’istruttoria avviata per un presunto cartello tra le compagnie per i voli da e per la Sicilia che avrebbe fatto lievitare i prezzi.
Dopo il caro voli per i cittadini anche il caro traghetti per i camionisti
Nel frattempo da un’indagine di mercato su 332 prezzi nei vari scenari simulati, effettuata da Altroconsumo (un’organizzazione di consumatori che dichiara circa 318.000 soci al 2022), confrontando i costi dei voli in diversi periodi dell’anno su otto tratte nazionali, per le isole e non solo, andata e ritorno per una persona nel periodo culmine delle festività, dal 23 dicembre al 2 gennaio, e poi in un periodo meno trafficato, dal 13 gennaio al 23 gennaio 2024, le differenze tra alta e bassa stagione sono risultati notevoli, con in testa i voli da e per le Isole, Sicilia e Sardegna, ad esempio da Milano a Catania per le vacanze si può arrivare a spendere il 1.130% in più. Intanto l’assessore regionale ai Trasporti Alessandro Aricò ha dichiarato sulle vicenda che si sta registrando “una miriade di richieste per il bonus Sicilia”, ovverosia lo sconto del 25% e fino al 50% per le categorie prioritarie, lanciato dalla giunta Schifani in favore dei residenti nell’Isola, relativo alle tariffe per e da Milano e Roma, già operativo sul sito web di Aeroitalia e nell’immediato sulla piattaforma di Ita Airways, come anche sotto forma di rimborso con bonifico bancario, sul portale “SiciliaPei” realizzato dal predetto assessorato, dove, ha aggiunto Aricò “abbiamo finora contato più di 13mila registrazioni, con una media di 1400 unità al giorno”.
CARO TRAGHETTI PER I CAMIONISTI. Il presidente di A.I.TRAS. (Associazione italiana trasportatori) Salvatore Bella, ha evidenziato il notevole aumento delle tariffe sui traghettamenti a corto e lungo raggio nel Mediterraneo, come da comunicazioni inviate loro dagli armatori. La crescita dei costi sarebbe di “oltre 260 euro a tratta ed è dovuto all’adeguamento della direttiva Ue cosiddetta Ets, una tassa che paga chi inquina e che gli armatori ribaltano agli autotrasportatori.
Dopo il caro voli per i cittadini anche il caro traghetti per i camionisti
Tale crescita, non solo mette in grande difficoltà le imprese del settore, ma rischia di non far decollare le autostrade del mare che sono state incentivate con il contributo “Sea Modal Shift” (Il nuovo programma di incentivi, denominato “Sea Modal Shift”, è un incentivo erogato dal MIT, previa autorizzazione comunitaria in materia di Aiuti di Stato, finalizzato a migliorare ed ottimizzare la catena intermodale, i cui soggetti beneficiari sono singole imprese di autotrasporto conto terzi, costituite anche in forma di raggruppamenti, temporanei o permanenti, che imbarchino su navi RO-RO e RO-PAX veicoli e/o cassemobili, accompagnati o meno dai relativi autisti) iniziato il 7 dicembre di quest’anno, poiché l’indennizzo per chi sceglie il trasporto combinato strada-mare non solo viene annullato dall’Ets (Il sistema per lo scambio di quote di emissioni nell’Unione europea, EU ETS, istituito dalla direttiva 2003/87/CE, è riferimento essenziale della politica dell’Unione in materia di clima e ne costituisce lo strumento fondamentale per ridurre le emissioni di gas a effetto serra in modo efficace sotto il profilo dei costi) ma non risulterà sufficiente a coprire la lievitazione dei prezzi.
Dopo il caro voli per i cittadini anche il caro traghetti per i camionisti
Una falsa partenza, dunque, con buona pace dell’inquinamento e del traffico su strade e autostrade”. Della vicenda, ha aggiunto Bella, è stata informata la Regione Siciliana “nella persona dell’assessore ai Trasporti Alessandro Aricò, il quale si è impegnato a promuovere un incontro con alcuni europarlamentari siciliani considerato che la vicenda ha origine in ambito Ue”. L’assessore regionale Aricò ha fatto sapere di esserci confrontato sulla questione con i sindacati del settore e che sarà fatto tutto il possibile”.
L’OPINIONE
Questo ulteriore aumento dei costi nel trasporto si riverserà, come tanto altro analogo, implicitamente sui cittadini.