Mentre il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, annuncia che la cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale San Vincenzo di Taormina sarà ancora aperta per altri sei mesi, i reparti continuano ad essere svuotati, come ci dichiara Pippo Calà del sindacato degli infermieri Nursind (sindacato delle professioni infermieristiche) “assistiamo a uno smantellamento silenzioso di servizi nel silenzio assordante della politica”.
Qualche giorno addietro, improvvisamente, sarebbe iniziato anche lo svuotamento dell’oncologia del San Vincenzo, attraverso il trasferimento di tre dirigenti oncologici (anche detti “aiuti”). In una lettera del 19 u.s. indirizzata al sindaco di Taormina, il primario dr. Francesco Ferraù segnala che è venuto a conoscenza “della disposizione di trasferimento di tre Dirigenti Oncologi dalla UOC di Oncologia di Taormina al Presidio di Barcellona, comunicazione a firma del Dr. B.Alagna Commissario Straordinario dell’Asp di Messina, inoltrata ai tre Colleghi in data 18 maggio e che dovrebbe essere operativa dal 22 maggio” e aggiunge “Il sottoscritto … non ha ricevuto alcuna segnalazione, né verbale né formale, di questa importante modificazione della dotazione organica posta repentinamente in essere, e che r on tiene assolutamente conto delle attività assistenziali già programmate su Taormina” e conclude “con questo provvedimento di trasferimento, immediato e in nessun modo coordinato, l’attività dell’oncologia di Taormina ne risulterebbe in atto significativamente ostacolata … la presente vale pertanto a renderLa informata, declinando ogni nostra possibile responsabilità circa inevitabili carenze assistenziali che dovessero conseguire a tale provvedimento per i Pazienti Oncologici nel Presidio di Taormina … Da parte dell’intera Equipe della UOC di Oncologia di Taormina Le garantisco ogni sforzo”.
Si è appreso dal sindacato che altri reparti dell’ospedale San Vincenzo di Taormina avrebbero già subito degli svuotamenti: l’ematologia disporrebbe unicamente dei servizi ambulatoriali; la nefrologia ha il reparto ma mancano i medici per cui la degenza ordinaria non c’è; l’urologia avrebbe solo il servizio ambulatoriale.
Nell’immagine di copertina uno scorcio della bella costa taorminese con in vista la struttura dell’ospedale San Vincenzo ubicato in località Sirina e a destra in alto il primario dell’oncologia dr. Francesco Ferraù e il sindacalista del Nursind Pippo Calà.
L’OPINIONE
Parafrasando una nota didascalia pubblicitaria: facciamoci togliere tutto (dal trasversale e lampante decadimento umano: etico, deontologico, politico, istituzionale e burocratico – di uomini, donne e altro, vecchi e nuovi – di questa Nazione e Regione) ma non la Sanità pubblica, poiché può costarci anche sofferenze e pure la vita come anche ai nostri cari e soprattutto figli.
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