In una nota la ‘Caronte & Tourist Isole Minori’ ha comunicato all’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità – il quale aveva urgentemente invitato la società a dare il proprio assenso all’inserimento dei servizi integrativi regionali a mezzo nave traghetto in relazione alle tratte con le Isole Eolie, Egadi, Ustica e Pantelleria, come estensione della convenzione col Ministero dei Trasporti – che «Dobbiamo purtroppo rappresentare l’impossibilità di assumere nuovi impegni contrattuali a fronte delle modalità di attuazione, da parte del Pm e della Gdf delegata, del sequestro preventivo disposto a nostro carico con decreto del 23 maggio scorso emesso dal Gip del Tribunale di Messina». Ci eravamo occupati di tale vicenda giudiziaria “20 giugno Sicilia. Sequestrate altre navi traghetto. Dopo le precedenti navi traghetto sequestrate alla società Caronte&Tourist di Messina altre sei sono state fermate”; “22 giugno Sicilia. Gip autorizza l’uso delle navi traghetto. Le sei navi-traghetto della “Caronte&Tourist Isole Minori” sono tuttavia da considerarsi ancora sotto sequestro”; “1 settembre Sicilia. Stop collegamenti isole minori e 71 licenziamenti. Dal 30 settembre la Caronte&Tourist non eserciterà più i collegamenti da e verso le isole Eolie, Egadi e Ustica. Avviati 71 licenziamenti”. La società nella risposta di martedì u.s. alla Regione esplicita la situazione motivandola con il sequestro avvenuto lo scorso giugno di beni immobili, navi, crediti e partecipazioni per una cifra totale di quasi 29 milioni di euro con contestuale fermo di tre navi adibite ai servizi regionali, sicché c’era stato un’iniziale interruzione per le linee da e verso le Eolie, Egadi, Ustica e Pantelleria seppure dopo surrogato del servizio con altre navi di proprietà della medesima società fino al 30 settembre e senza contributo pubblico “per non creare ulteriori disagi alle comunità isolane e nel contempo per consentire alla Regione di avviare le procedure necessarie affinché il trasporto verso le isole minori potesse essere regolarizzato”. Poi la scorsa settimana il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza ha effettuato il sequestro preventivo di una parte delle somme che ‘Caronte&Tourist isole minori’ avrebbe dovuto incassare dalla Regione dopo l’aggiudicazione dei collegamenti marittimi in traghetto con Lampedusa e Linosa (dell’importo totale di oltre 40 milioni). Quella da e per le Pelagie è stata l’unica delle cinque gare bandite dalla Regione che è stata aggiudicata alla società del gruppo Franza, che nel 2026 avrà in uso il nuovo traghetto commissionato da Palazzo d’Orleans a Fincantieri e che sarà costruito a Palermo. “A impedire alla società l’assunzione di nuovi impegni – scrive nella nota la società – è stato il sequestro un’ulteriore somma in denaro di 2,8 milioni di euro che la Regione si accingeva a pagarci per servizi resi nel secondo trimestre del 2023 per i lotti relativi a Pantelleria e alle Pelagie (non interessate dal procedimento penale), al contempo liberando l’equivalente valore di una delle navi sequestrate (il cui utilizzo è rimasto comunque inibito)”. Da adesso restano pertanto non serviti i collegamenti con il traghetto per e dalle isole minori. Residenti e turisti hanno disponibile il servizio sovvenzionato dallo Stato effettuato sempre da Caronte&Tourist tramite Sns (Società di navigazione siciliana) e sugli aliscafi gestisti dal concessionario Liberty Lines. Si attendono le iniziative della Regione Siciliana.
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