Nella serata di venerdì Santo, a Trapani, la Polizia di Stato ha arrestato un soggetto trapanese, condannato alla pena di cinque anni di reclusione, in esecuzione di un provvedimento definitivo di condanna per estorsione e rapina. L’arresto è avvenuto durante la tradizionale processione dei Misteri*, da parte degli investigatori della Squadra Mobile, impegnati nelle attività straordinarie di controllo finalizzate alla repressione dei reati predatori, come disposto dall’ordinanza del Questore di Trapani. L’uomo, un cinquantenne con precedenti per reati contro il patrimonio e contro la persona, da giorni si sottraeva al provvedimento di cattura emesso dalla Procura Generale di Palermo.
Latitante va alla processione e viene arrestato
Venerdì sera i poliziotti dell’ufficio investigativo della Questura lo ha notato, mentre l’uomo percorreva, insieme alla famiglia, le vie del centro, seguendo la processione dei Misteri. Il tentativo del cinquantenne di sottrarsi alla presa degli investigatori è stato inutile. La condanna fa seguito ad un’indagine della Polizia di Stato risalente al 2018: all’epoca, l’arrestato, in concorso con un terzo soggetto, costrinse la vittima, dietro la minaccia di morte, a corrispondere al complice la somma di 850 euro, che sarebbe servita a quest’ultimo per estinguere una sanzione amministrativa emessa per la mancata copertura assicurativa di un veicolo di sua proprietà.
* La processione dei Misteri è una processione religiosa che si svolge a Trapani dal Venerdì al Sabato santo, da oltre 400 anni. L’origine è spagnola e, infatti, ha analogie importanti con le celebrazioni andaluse. La processione, composta da 20 gruppi scultorei (Misteri), ha inizio alle 14 del Venerdì santo per concludersi, oltre ventiquattro ore dopo, con una pausa notturna, il Sabato santo. La processione che – oggigiorno – parte dalla Chiesa delle Anime del Purgatorio, percorre le principali vie cittadine. Essa rappresenta una ricostruzione della “Via Crucis”.