Alcuni giorni addietro si era pubblicato un articolo “Sicilia. Nell’Isola è cresciuta la ristorazione fissa e mobile. I contributi regionali”. E non era certo per campanilismo che si era redatto quell’articolo, bensì per un’oggettiva e generalizzata costatazione, specialmente per chi viene a fare turismo nell’isola, ovverosia che l’agroalimentare siciliano è di tutta evidenza un fiore all’occhiello isolano che, anzi, dovrebbe essere più attenzionato e incentivato dalla politica regionale. Ho visto turisti come estasiati nell’inizialmente assaggiare e poi divorare i nostri variegati prodotti. Non c’è quindi da stupirsi che chi ha esperienza nel settore alimentare e della Grande Distribuzione Organizzata, percepisca l’enorme potenzialità di questo settore siciliano.
L’imprenditore della GDO Farinetti per promuovere l’enogastronomia isolana
E infatti, stamani, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha ricevuto a palazzo d’Orléans l’imprenditore Oscar Farinetti*, fondatore di Eataly, la catena specializzata nella promozione dei prodotti tipici dell’agroalimentare made in Italy. Farinetti ha illustrato al governatore i suoi progetti di investimento in Sicilia per la produzione di olio, vino e di pasta da grani duri siciliani. Durante l’incontro è stata discussa anche la proposta dell’imprenditore di un’adesione della Regione Siciliana, con una propria area espositiva, al progetto dell’imprenditore piemontese del nuovo Parco agroalimentare Gran tour Italia, che sorgerà a Bologna e che intende coinvolgere tutte le venti regioni italiane.
L’imprenditore della GDO Farinetti per promuovere l’enogastronomia isolana
«Ho ascoltato con attenzione – ha detto Schifani – i progetti e le proposte di Farinetti, nell’ottica di una valorizzazione dei nostri prodotti di qualità, che preveda anche la riscoperta di tipicità legate alla nostra identità enogastronomica e le eccellenze che hanno già portato l’International Institute of gastronomy, culture, arts and tourism a designare la Sicilia come “Regione europea della gastronomia 2025”, la prima in Italia a ottenere questo riconoscimento internazionale. La nostra regione si conferma estremamente attrattiva per investimenti nel campo dell’agroalimentare, un settore che si conferma come efficace veicolo di promozione del brand Sicilia. Valuteremo – ha aggiunto il presidente – la proposta di partecipazione al nuovo Parco agroalimentare Gran tour perché il mio governo vuol cogliere ogni opportunità di aprire canali nuovi di promozione e commercializzazione».
«Quello con il presidente Schifani – ha detto Farinetti – è stato un ottimo incontro, al quale ne seguiranno altri. Vogliamo portare la Sicilia nel vero giro enogastronomico italiano e mondiale. Ho illustrato i nostri progetti di investimento in Sicilia, tra i quali quello per realizzare un pastificio dove non soltanto produrremo pasta con i grani duri siciliani, ma anche per raccontare al mondo dove è nato questo alimento così tipico della cultura gastronomica italiana».
* Natale Farinetti conosciuto come Oscar, da giovane, contribuisce in prima persona a sviluppare il supermercato Unieuro fondato dal padre nel 1967 fino a farlo diventare una catena di grande distribuzione, specializzata in elettronica, di rilevanza nazionale. Nel 1978 diviene membro del consiglio d’amministrazione, poi amministratore delegato e infine presidente, fino al 2003, quando decide di vendere Unieuro alla public company inglese Dixons Retail con sede a Hemel Hempstead, nel Regno Unito. Con il ricavato di 528 milioni di euro fonda nel 2004 una nuova catena di distribuzione alimentare, Eataly. Nel 2003 acquista e segue la ristrutturazione del Premiato Pastificio Afeltra di Gragnano in Campania, del quale poi diventa amministratore delegato. Nel periodo 2002-2004 collabora anche a diverse ricerche didattiche di mercato dell’Università Bocconi di Milano e dell’Università di Parma. Nel 2011 Farinetti promuove il viaggio in barca a vela da Genova a New York “7 mosse per l’Italia”, al quale partecipa insieme a Giovanni Soldini, dal 25 aprile al 2 giugno dello stesso anno. Dal viaggio verrà tratto un libro omonimo. Nel giugno 2012 Eataly ha già nove filiali in Italia, nove in Giappone e una a New York. Nel 2016 la rete sarà formata da 38 negozi di cui 16 all’estero. Nell’estate 2015 decide di fare un passo indietro lasciando ufficialmente gli incarichi in azienda; nello stesso anno si dichiara contrario agli Ogm. È autore di 17 libri e si dichiara di sinistra. L’11 maggio 2020, nel corso di un’intervista rilasciata a ‘Il Fatto Quotidiano’ dichiara di ritenere necessario il prelievo forzoso dai conti correnti degli italiani, per risolvere il problema di come finanziare la ricostruzione dopo la pandemia di Covid-19, “un po’ come fece Giuliano Amato nel 1992” ma trovando “il nome più suadente per dire patrimoniale”.