Qualche giorno addietro avevamo scritto di una mini-finanziaria che la presidenza della Regione Siciliana presenterà in Assemblea Regionale. Si tratta di una cosiddetta manovrina: da un lato per fare fronte con dei correttivi alla precedente finanziaria della quale alcune parti, è stato annunciato dal Consiglio dei Ministri, sarebbero state impugnate, così evitandone l’impasse, per un altro verso procedere alla ricapitalizzazione dell’Azienda Siciliana Trasporti di proprietà della Regione e intervenire in altri reinvestimenti. La predetta mini-finanziaria tuttavia non prevederebbe al momento alcun aiuto economico ai Comuni per fare fronte ai maggiori costi dello smaltimento rifiuti che l’Anci Sicilia ha rappresentato in più occasioni. Conseguentemente l’Associazione siciliana dei Comuni Italiani, stante la mancata erogazione dei contributi ai Comuni per i maggiori costi dello smaltimento rifiuti gli Enti locali, ha annunciato che gli Enti locali dovranno procedere ad aumentare la Tari (tassa sui rifiuti).
Mancano i fondi ai Comuni per i rifiuti, aumenterà la Tari ?
Si apprende: la Presidenza della Regione di contro ha evidenziato che nel 2024, rispetto al precedente anno, sono stati già erogati ai Comuni circa 25 milioni di euro in più, per un totale di circa 350 milioni completando anche l’erogazione del 2023, per un complessivo di fondi erogati agli Enti locali di circa 450 milioni di euro Si apprende che i fondi fondi inerenti lo smaltimento rifiuti, secondo il programma della presidenza della regione, saranno erogati a luglio ai Comuni con una correttiva finanziaria.
Mancano i fondi ai Comuni per i rifiuti, aumenterà la Tari ?
Tale programma della Giunta regionale tuttavia potrebbe essere oggetto di contrarietà anche interne alla Maggioranza e specialmente tempistiche quando a breve arriverà per la discussione all’Ars, atteso che gli Enti locali hanno parecchia rappresentatività in seno all’Assemblea. Nel frattempo la Tari aumenterà ? Potrebbe crescere di diverse decine di percentuale ?
L’OPINIONE
Nel primo trimestre erogati 450 milioni di euro. Non a caso (viene da pensare) che nei nostri Comuni sembrano sempre più, tutti: politici, burocrati e pletore di variegati seguiti; contenti e caricati come primati con le fregole -senza distinzione di età, estrazione e genere- e dobbiamo sperare che tale bengodi duri, altrimenti i buoi-contribuenti-noti si preparino a qualche futuro salasso (tutto costituzionale per carità).
E alla domanda: aumenterà la Tari ? non si può che rispondere, staremo a vedere e forse anche subire come sempre. Tanto, il cittadino produttivo, lavoratore, proprietario e operoso, in questa Nazione e specialmente Isola, forzosamente non conta pressoché nulla (almeno per chi ancora può e vuole vedere), se non solo (come un “sonnambulo cieco e senza meta“) per mettere saltuariamente la X su un pezzo di carta (“straccia”) e, pertanto, può unicamente (assoggettato per legge), attendere come un’anatra da forno, indipendentemente che sia muta o starnazzante, quando tocca a lui dare carne, ossa e piume. Fino a che dura.