In un articolo del 6 giugno ultimo scorso si era tra l’altro riportato che il neo sindaco Cateno De Luca sulla Fondazione Taormina Arte intendeva procedere ad una modifica dello statuto, altrimenti il Comune non si sarebbe insediato in una Fondazione locale dipendente dalla Regione Siciliana, poiché “non è accettabile che Taormina continui ad essere ospite in casa propria. Come sindaco di Taormina rivendico il ruolo di protagonismo che ci spetta”.
Oggi pomeriggio (dopo la prima seduta svoltasi ieri) il Consiglio di amministrazione di Taormina Arte, convocato per discutere le modifiche allo statuto richieste dal sindaco di Taormina nella qualità di Presidente di Taormina Arte, ha bocciato la proposta di Cateno De Luca di modifica dello statuto. La proposta riguardava soprattutto l’attuale Cda che si compone in atto di cinque membri, cui 3 indicati dalla Regione, uno per Taormina e un secondo rappresentante al momento per Taormina ma destinato a privati. De Luca aveva proposto prima una modifica con ampliamento a 7 membri e quindi 4 per Taormina e una maggioranza di governance per la Perla dello Ionio. Già questa prima proposta era stata (verbalmente) dichiarata non attuabile e adesso è arrivata la bocciatura ufficiale delle istanze del sindaco. In sostanza al Comune di Taormina non è stato concesso il riequilibrio della governance.
“Tutto – afferma il sindaco Cateno De Luca – si è svolto secondo copione con TaoArte. Così com’era prevedibile alla fine la Regione ha preso una chiara e netta decisione nei confronti di Taormina e dei taorminesi: ha scelto di andare contro gli interessi della città e lo ha fatto attraverso i suoi componenti nel cda che sono anche taorminesi. La nostra proposta di modifica dello Statuto che prevedeva una più equa ripartizione tra comune e regione non è stata approvata. A questo punto così come avevo preannunciato il comune di Taormina lascia Taormina Arte. È la fondazione ad aver bisogno di Taormina, non certamente il contrario. La proposta è stata bocciata con due voti favorevoli, il mio e quello di Franco Cicero e tre contrari, quelli di Marcello Muscolino, Gianandrea Agnoni e Sergio Bonomo. Ho fatto verbalizzare la mia richiesta indirizzata al soprintendente Ester Bonafede di procedere a comunicare all’Assessorato al Turismo di voler procedere alla nomina di un commissario non essendo mia intenzione firmare alcun atto anche in relazione a quelli che sono provvedimenti indifferibili e urgenti. Ho preannunciato inoltre che il comune di Taormina non solo uscirà dalla fondazione ma sottoporrà agli organi competenti le numerose irregolarità costitutive della fondazione con particolare riferimento al mancato conferimento dei beni da parte della Regione siciliana. Sicuramente Taormina avrà la sua fondazione denominata Taormina mentre la regione siciliana potrà proseguire con la fondazione denominata Peppe Nappa. La storia è sempre la stessa: si vuole continuare con lo stupro politico amministrativo di Taormina ma ora la musica è cambiata e continuerà a cambiare senza se e senza ma!”.
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