Lo scorso 15 aprile, nella chiesa di Basilica Pantheon di San Domenico, il secondo edificio religioso più importante di Palermo dopo la Cattedrale e che si trova nell’omonima piazza nel quartiere La Loggia, due coniugi, Tommaso Lo Presti, detto “il grosso”, per distinguerlo dall’omonimo detto “il lungo” e la moglie (del grosso) Teresa Marino, rappresentativi delle famiglie mafiose di Palermo, lui condannato per mafia, scarcerato da pochi anni, sorvegliato speciale con obbligo di rientro serale, lei anche condannata per mafia, hanno festeggiato le nozze d’argento, 25 anni di matrimonio.
Nozze d’argento del boss nella chiesa ove è sepolto G. Falcone
Apparentemente potrebbe tutto sembrare quasi normale se non fosse che le nozze d’argento, guarda caso, sono state festeggiate nella chiesa ove, dal 2015 sono state transate le spoglie del magistrato Giovanni Falcone ucciso dalla mafia il 23 maggio 1992. Come da copione di qualsiasi film di mafia, nonché annosa (quanto edulcorata) realtà politica, istituzionale, confessionale e sociale, italiana e siciliana, guarda caso, nessuno sapeva chi era quella coppia e, men che meno, il frate priore della chiesa, Sergio Catalano, il quale ha dichiarato alla stampa di avere appreso solo successivamente chi fosse quella coppia la quale, comunque, aveva lasciato un pagamento per quella cerimonia, soldi, ha ancora detto il prete alla stampa, che saranno utilizzati a fare del bene. Dopo la celebrazione in chiesa i due coniugi hanno continuato i festeggiamenti nella loro villa con molti invitati e allietati da due melodici.