La campagna antincendio in Sicilia partirà il 15 maggio e si concluderà il 31 ottobre. Lo stabilisce un decreto dell’assessora regionale al Territorio e Ambiente, Elena Pagana, che ne anticipa per la prima a volta a maggio l’avvio, estendendo a cinque mesi e mezzo il periodo in cui è operativa la macchina di contrasto ai roghi boschivi.
«È un ulteriore tassello – sottolinea il presidente della Regione, Renato Schifani – di una programmazione che ci possa consentire di avere uomini e mezzi disponibili in un periodo più ampio. Una necessità legata ai cambiamenti climatici a causa dei quali, purtroppo, la stagione degli incendi boschivi si allunga di anno in anno. Non vogliamo farci trovare impreparati, per cui stiamo mettendo in campo misure che servono ad avere una capacità di intervento più efficiente e coordinata di tutte le forze disponibili. Abbiamo, infatti, il dovere di dare sicurezza ai cittadini e alle attività agricole e produttive. In quest’ottica, abbiamo già aggiudicato la gara per il noleggio di 10 elicotteri leggeri e a breve dovrebbe concludersi anche quella per i mezzi pesanti. Nel frattempo, va avanti anche il progetto di una” control room” regionale unica per le emergenze, che metta insieme Protezione civile e Corpo forestale, anche con l’utilizzo di sistemi all’avanguardia per il monitoraggio del territorio nella logica della prevenzione».
La decisione di iniziare il 15 maggio è stata presa anche in considerazione degli eventi incendiari di straordinaria violenza che si sono verificati nel 2023 e dell’andamento climatico che vede la Sicilia alle prese con una gravissima condizione di siccità.
«L’anno scorso – sottolinea l’assessora Pagana – abbiamo avviato la campagna antincendio i primi giorni di giugno, in anticipo rispetto alle altre regioni. Quest’anno, insieme con il presidente Schifani, abbiamo programmato di partire ancora prima. Con i cambiamenti climatici in atto, sempre più evidenti, il concetto di stagionalità è largamente superato ed è necessario che la complessa macchina dell’antincendio boschivo regionale sia pronta il prima possibile».
Cristina Ciminnisi, deputata all’Ars e componente della commissione Ambiente, trova «spropositato esultare per una campagna antincendio anticipata a maggio. Una seria azione contro i roghi boschivi non parte certo alla vigilia dell’estate. Appena qualche mese fa, in Commissione, abbiamo cercato di convincere il governo ad anticipare i termini per l’avvio della prevenzione. La mano criminale non guarda il calendario e lo abbiamo visto appena qualche settimana fa a Monte Inici, dove ai primi venti di scirocco sono già 350 gli ettari di bosco e macchia mediterranea ridotti in cenere. E siamo solo a marzo. Abbiamo bisogno di organizzazione e tempestività, con mezzi e risorse adeguate, e di una riforma di tutto il settore forestale, di certo non di due o tre norme inserite nottetempo in una finanziaria».
Favorevole parzialmente il presidente di Legambiente Sicilia, Tommaso Castronovo, apprezzando la tempistica del decreto ma ritenendolo contemporaneamente «insufficiente, perché occorre avere chiaro come gli operai saranno impegnati sul territorio, individuando le priorità: la prevenzione dei roghi risulta difficile in assenza di adeguata formazione e in assenza di pianificazione forestale territoriale».
In Sicilia dovrebbe divenire operativa la Sicily Cyber Security, una grande infrastruttura digitale di monitoraggio, di controllo e raccolta dati su aree ambientali sensibili (boschi, aree rurali, riserve naturali). Saranno impiegate tecnologie avanzate e tutti i dati convergeranno in una “sala unica operativa”, coordinata dal Corpo forestale della Regione. Sul fronte dei mezzi dell’antincendio boschivo sono previsti acquisti per ammodernare e rinforzare le flotte del Corpo forestale e della Protezione civile. Stimato un fabbisogno di 380 nuovi veicoli per rinnovare il parco dei 450 attualmente in dotazione. La struttura è finanziata o da finanziare con risorse extra regionali per oltre 550 milioni di euro complessivi. Il quadro degli interventi è stato messo a punto dal tavolo tecnico istituito dal governo regionale per il coordinamento e il raccordo delle azioni per contrastare e prevenire con maggiore efficacia i roghi.