Ne avevamo accennato in un precedente articolo a proposito del ritorno delle Province pronto per essere calendarizzato all’Ars su cui, qualche esponente di Fratelli d’Italia, invece avrebbe voluto procedere nell’immediato all’approvazione della riforma urbanistica, la quale, coincidenza vuole, contiene anche la sanatoria costruttiva sulle coste. Se in quel momento la sanatoria delle costruzioni sulle coste siciliane pareva circoscritta a solo FdI, adesso sembra che tutto il Governo regionale di centrodestra del presidente Renato Schifani sia propenso a tale traguardo, magari prima delle elezioni europee e chissà in concomitanza anche di quelle provinciali se l’Ars approva per tempo il ripristino delle Province.
Ritorna il tentativo di sanatoria costruttiva sulle coste
Di un condono per immobili sull’arenile ne avevamo segnalato a luglio dello scorso anno, in quell’occasione presentato da Fratelli d’Italia alla Commissione Ambiente dell’Assemblea Reginale Siciliana per immobili costruiti tra il 1976 e il 1985 che sarebbe servito a salvare decine se non centinaia di migliaia di case costruite nei 150 metri. Solo nel 1985 erano state presentate migliaia di domande che giacevano nei cassetti dei Comuni.
Ritorna il tentativo di sanatoria costruttiva sulle coste
Va detto che anche parte dell’Opposizione di centrosinistra pareva all’epoca favorevole alla proposta di sanatoria stante le pressioni sociali di migliaia di cittadini con immobili costruiti nei 150 metri dal mare. Stavolta in Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità, le Opposizioni di Pd, 5 Stelle e Sud chiama Nord, hanno votato compattamente contro.
Ritorna il tentativo di sanatoria costruttiva sulle coste
La Commissione in Maggioranza di centrodestra ha potuto lo stesso approvare il disegno di legge di riforma urbanistica con implicitamente la sanatoria in questione. Ciò ha sollevato le rimostranze delle organizzazioni ambientaliste, come anche di qualche primo cittadino di Ente locale, quale il sindaco di Carini, Giovì Monteleone “L’assenza di pudore e di sensibilità, l’arroganza di questa maggioranza di destra, che pensa di poter fare quello che vuole licenziando in commissione ARS la legge urbanistica con la quale si sanano gli abusi edilizi commessi sulle coste prima dell’86, contribuiscono a perpetrare un crimine contro la giustizia, contro le nostre coste, contro la Sicilia. Ma noi non molliamo!”.