Il report Otie (Osservatorio sul turismo nelle isole europee) per Confesercenti Sicilia, presentato durante la settima edizione della Bte 2023, la borsa del turismo extra-alberghiero che si svolge a Palermo, ha evidenziato come in Sicilia in dieci anni l’offerta di strutture e posti letto per i turisti si sia pressoché triplicata. Dai dati del solo 2022, attendendo quelli di certo più positivi del 2023, gli arrivi nelle strutture di ospitalità in Sicilia è stato pari a 4.888.423 con un totale di 14.783.156 notti vendute, di cui 10.671.261 presso gli alberghi e 4.111.895 presso gli esercizi extra-alberghieri. Il numero di letti negli esercizi extra-alberghieri, B&B e Affittacamere, ha subito una crescita significativa a partire dal 2015, raggiungendo la cifra di 100.000 letti nel 2022. Si prevede che questo valore possa continuare a crescere fino a raggiungere un livello paragonabile a quello delle strutture alberghiere. Il 67% delle notti vendute è attribuibile ai B&B e agli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale I dati mostrano un notevole aumento delle presenze negli esercizi extra-alberghieri a Trapani, Palermo e Messina, quest’ultima registrando il tasso di crescita più elevato nel decennio. Catania ha avuto un picco nel 2016, seguito da un lieve declino negli anni successivi, mentre Siracusa ha mostrato una crescita costante, con un notevole aumento nel 2022. Tuttavia decine di Comuni sono sprovvisti di post letto per il turismo. In Sicilia, 46 Comuni su 391 non dispongono di alcun tipo di struttura ricettiva, né alberghiera né extra-alberghiera. In 56 Comuni mancano le strutture extra-alberghiere e altri 49 ne dispongono di una sola. Il 60% dell’offerta turistica extra-alberghiera e il 50% dei posti letto della regione si concentrano in 20 comuni su 391. Sono nove i comuni che si distinguono per il maggior numero di strutture extra-alberghiere: San Vito Lo Capo, Taormina, Cefalù, Modica, Milazzo, Castellammare del Golfo, Lampedusa, Lipari e Palermo. Quest’ultima è la provincia con il maggior numero di strutture di ospitalità extra-alberghiere, mentre a Messina si distingue per il numero più elevato di posti letto, 18.321 e, di camere, 6.100. Un rapporto, quello dell’Otie, che arriva a qualche giorno di distanza dal varo, da parte del Governo regionale del presidente Renato Schifani, del disegno di legge di riforma del comparto turistico in Sicilia e che dedica particolare attenzione al settore extralberghiero. Un progetto che stando a quanto al momento è dato conoscere, sosterrebbe particolarmente il turismo extralberghiero così rivitalizzando anche i piccoli centri, in particolare collinari e montani della Sicilia.
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