Dopo la lettera del Presidente di CittAccessibile che sollevava il problema della partecipazione alle feste patronali delle persone disabili, arriva la replica del primo cittadino
“Cara Amministrazione comunale di Biancavilla,vi scrivo questa lettera aperta per chiedervi di prendere in considerazione, nel futuro, le esigenze delle persone disabili in occasione degli eventi collettivi che riguardano la nostra città.“: cominciava così la lettera che, Carmelo Mazzaglia, aveva indirizzato all’amministrazione comunale biancavillese con lo scopo di segnalare la scarsa accessibilità delle persone con disabilità alle festività di San Placido (Qui il testo integrale ).
Non si è fatta attendere la replica del primo cittadino biancavillese Pippo Glorioso: replica che arrivata attraverso un’altra lettera, indirizzata allo stesso Mazzaglia. Di seguito il testo integrale.
“Caro Carmelo,
ho letto, con particolare attenzione, la tua lettera aperta rivolta all’Amministrazione comunale e ti ringrazio. Grazie perché, come sempre, aiuti a riflettere, offri un’opportunità di discussione su un problema reale che deve essere preso in considerazione. Grazie perché – sono convinto – da una legittima critica costruttiva potrà derivare un sereno e produttivo confronto sui temi da te indicati, a dispetto di tante inutili e sterili polemiche che si leggono sul web che non aiutano a crescere, a migliorarsi e a dare un’immagine positiva dell’impegno e della determinazione di chi vuole dare il proprio contributo alla nostra Biancavilla.
E’ vero, la conformazione delle nostre città, ed in particolare di tanti paesi etnei come il nostro, spesso, non consentono una ottimale fruizione delle strade, delle piazze e dei monumenti. Bisogna riconoscere che ci sono oggettive problematiche che possono essere risolte attraverso progetti che, ahimè, richiedono risorse economiche.
Per questo motivo, bisogna sfruttare le opportunità, come quella avuta qualche anno fa, quando ho ritenuto di impiegare alcune risorse inutilizzate di un vecchio progetto per eliminare una evidente “barriera architettonica” proprio nel cuore del centro storico: piazza Roma. Prima era frammentata, divisa in “isole”, oggi è un’unica grande piazza. Anche gli interventi di riqualificazione di diverse strade in basolato lavico vanno letti in questa direzione: oggi, è più comodo attraversare buona parte delle vie del centro, non soltanto per le persone con disabilità, ma anche per i genitori con passeggini, per gli anziani e per chi ha difficoltà di deambulazione in generale.
Ciò detto, non voglio eludere le questioni da te poste rispetto all’accessibilità, durante le recenti festività patronali.
Solitamente, abbiamo sempre riservato degli spazi per gli eventi e i concerti, ma sono consapevole che non basta. Occorre fare di più. Ad esempio, attraverso le associazioni di volontariato esistenti, si potrebbe studiare un coinvolgimento diretto durante i momenti più importanti delle festività, attraverso l’individuazione delle modalità migliori per facilitare una necessaria integrazione, frutto della consapevolezza che, in una vera comunità, non può esistere, in nessun caso, una fantomatica distinzione tra “cittadini di serie a” e “cittadini di serie b”.
Come hai ben detto, in questi casi, non è questione di risorse ma di organizzazione e mi riprometto di fare tesoro dei tuoi consigli e suggerimenti, a partire dai prossimi appuntamenti. Anzi, ne approfitto per chiedere la tua fattiva collaborazione, come già avvenuto in passato su altri fronti, per mettere in campo, in maniera concreta, quel Piano di Accessibilità a cui facevi riferimento. Forse, è proprio ciò che ci vuole nella nostra città, un modo per abbattere tutte le barriere, non soltanto quelle architettoniche, e consentire una piena accessibilità in ogni settore. Non c’è bisogno di aspettare le prossime feste, cominciamo sin da subito. E il motto che ci deve legare è proprio quello da te espresso: “non dimenticare nessuno e progettare per tutti”.
Il tuo amico,
Pippo Glorioso