Il provvedimento si riferisce allo sbarco di 409 migranti e 4 cadaveri giunti presso il Porto di Catania il 2 agosto scorso
Cinque cittadini di varie nazionalità sono stati posti in stato di fermo di polizia giudiziaria, e rinchiusi nel carcere catanese di Piazza Lanza, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, dalla Polizia e dalla Guardia di Finanza di Catania, sotto il coordinamento della Procura Distrettuale della Repubblica. Il provvedimento è collegato allo sbarco di 409 migranti e quattro cadaveri giunti presso il Porto di Catania nella mattinata del 2 agosto, dalla nave “Topaz Responder”, battente bandiera delle isole Marshall, in servizio per la missione congiunta delle organizzazioni ”Emergency” e “M.O.A.S.” (Migrant Offshore Aid Station). I migranti, tutti provenienti dalle coste libiche, sono stati soccorsi in acque internazionali nel corso di quattro differenti eventi di soccorso.
Gli investigatori della Squadra Mobile della Polizia di Stato e del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, in collaborazione con la locale Sezione Operativa Navale delle Fiamme Gialle, hanno acquisito le prove necessarie all’adozione del provvedimento di fermo nei confronti dei cittadini gambiani Buba Ansumana (20 anni), Bakary Lamine (18), Essa Barry (18), Momodou Jarju (36) e del cittadino egiziano Warshid Said Salaheddin (22).
Le indagini sono iniziate nel corso delle operazioni di sbarco e si sono avvalse della collaborazione degli interpreti.