Il consigliere ragalnese rinuncia alla carica dopo la nomina di giovedì scorso
Il consigliere comunale ragalnese Salvo Di Caro, si dimette da componente dell’esecutivo Provinciale di Catania del Partito Democratico, dopo la nomina nella segreteria di Angelo Villari giunta giovedì scorso. In una lettera inviata al segretario regionale Anthony Barbagallo, al segretario provinciale Angelo Villari, al presidente dell’Assemblea provinciale Ersilia Saverino, Di Caro, comunicando le dimissioni, scrive: «Ho contribuito sempre dando il mio contributo, piccolo o grande che sia stato per il partito, sacrificando il mio tempo, i miei affetti, le mie capacità intellettuali e organizzative.
Questo l’ho fatto con grande convinzione e abnegazione e sono giunto a questa scelta importante dopo aver riflettuto su tutte le volte che questo stesso partito mi ha messo da parte e di certo non può essere un ripiego o un piccolo contentino l’avermi inserito all’interno del direttivo esecutivo Provinciale, ma la gente va rispettata sempre e non solo durante le campagne elettorali per poi sparire l’indomani. La politica con la P maiuscola deve fare marcia indietro, tornare a parlarsi e a trovare soluzioni. Ho voglia di fare politica per il bene della città, credo di poter fornire un supporto di idee per il bene comune.
Non è possibile – aggiunge il consigliere – fare politica all’interno di un partito che da troppo tempo si trascina una lunga catena di azioni e situazioni tendenti solo al posizionamento personale. Tante sono state le chiamate e le pressioni ricevute in questi giorni dagli stessi vertici del partito ma di correnti diverse, praticamente una guerra interna ad accaparrarsi un premio, come se i militanti fossero un oggetto da conquistare e utilizzare in caso di rottura tra il segretariato provinciale e quello regionale. Per questi motivi la gente e soprattutto la nuova generazione non crede più alla politica e si allontana sempre più.
Tanti i motivi di disagio, il partito non è vissuto più come un luogo di confronto in cui selezionare le idee, ma bensì come un luogo in cui la prova muscolare fatta di voti e tessere é l’unico argomento. C’è un tempo per ogni cosa e il mio tempo da componente dall’esecutivo sì è concluso ancor prima di iniziare. Concludo – chiude Salvo Di Caro – augurandomi che tutti voi possiate riflettere sulla direzione, sui toni e sul cammino da intraprendere».