Nello Musumeci: «Le Salinelle polo d’attrazione turistica, didattica e scientifica. Un milione e mezzo di euro già deliberati dalla giunta regionale»
Le “Salinelle” dei Cappuccini (o dello stadio) ripartono. E questa volta non si tratta di una ripresa in maniera intensa dell’attività di di emissione di fluidi e gas dal sottosuolo con la conseguente formazione di vulcanetti di fango, bensì di una futura ripresa dell’attività turistica attorno ad uno dei principali geositi di interesse nazionale che sorge ai piedi dell’Etna. È stato lo stesso Governatore della Sicilia ad illustrare questa mattina, in una conferenza stampa tenutasi all’aperto nei pressi del sito delle Salinelle, il progetto di recupero di un’area ormai da troppo tempo destinata all’incuria e all’abbandono. Tra saluti e battute scherzose – come è solito fare il Presidente – Musumeci ha presentato carte alla mano un progetto serio e concreto del valore di un milione e mezzo di euro che nel giro di un anno e mezzo porterà alla realizzazione di diverse opere di recupero che renderanno la zona fruibile a tutti. Riperimetrazione dell’area, realizzazione di un parco verde attrezzato, realizzazione di percorsi all’interno delle aree sia in selciato che su pedane in legno, installazione di illuminazione alimentata con pannelli fotovoltaici, sono solamente alcune della azioni previste dal progetto che sarà compiuto in sinergia tra Regione e Comune. Quest’ultimo ente ha ceduto l’area, attraverso un protocollo d’intesa, alla Regione Siciliana affinché tutto ciò si potesse compiere.
«Un importante progetto di recupero e di riqualificazione di un’area che è diventata per troppo tempo luogo di passerella di politici stagionali» ha esordito il Presidente Musumeci questa mattina. «Il Governo della Regione ritiene che le Salinelle possano diventare un polo d’attrazione turistico ma anche didattico, accademico e scientifico, da integrare con il resto del patrimonio monumentale enogastronomico di una città come Paternò che ha perso protagonismo nell’ultimo mezzo secolo e che ha il diritto di riacquistarlo. Con il comune abbiamo concordato la cessione dell’area, con l’Ingv abbiamo concordato la parte scientifica. È un’opera per tutta la città e io sono convinto che Paternò abbia bisogno di una vicinanza da parte del Governo della Regione che sarà assicurato su idee e progetti concreti». Soddisfazione anche da parte del primo cittadino di Paternò Nino Naso che ha voluto ringraziare il Governatore perché «non ha sprecato parola ma i risultati sono stati quelli di riuscire a realizzare in 15 giorni tutto questo. Riqualifichiamo questa zona, con un progetto importante, inserito in un percorso turistico. Queste Salinelle avranno il valore che meritano e questo è il risultato di una sinergia importante che ho sempre avuto con il presidente Musumeci. Le risposte che si aspettano la gente sono i fatti e oggi registriamo un fatto importante per la nostra Paternò».
Un’azione di recupero che è stata resa possibile anche grazie all’impegno e all’input del locale movimento “DiventeràBellissima” che nelle scorse settimane aveva inviato al Presidente delle Regione una nota attraverso la quale veniva sollecitata un’azione di recupero del geosito. «Ho il dovere di dire che l’idea nasce da un messaggio del movimento “Diventerà Bellissima” – ha detto ancora Musumeci – perché è giusto che i ragazzi abbiano il loro riconoscimento, ma qui non ci sono schieramenti di partito». Grande orgoglio, questo, per il capogruppo consiliare del movimento paternese vicino al Governatore, Anthony Distefano, che ha commentato dicendo che «oggi abbiamo una risposta concreta con numeri alla mano Siamo felici che la proposta sia stata accolta e questo è un momento importante per la città e per i cittadini del territorio. Cosa dobbiamo fare adesso? Da buoni consiglieri comunali e da buoni militanti in città, adesso vigileremo affinché si comprenda quali saranno i tempi, affinché tutto entri a regime e tutto il resto. Questo può essere, al di là di ogni retorica, un momento storico»
Una contributo importante per la realizzazione del recupero è stato fornito anche dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, al quale sarà affidata anche la gestione di una sala di controllo e monitoraggio, dove saranno installati dei terminali informatici, da collocare all’interno della struttura dell’ex macello. «La nostra parte riguarderà il monitoraggio delle emissioni fluide che caratterizzano quest’area» ha spiegato il Vulcanologo dell’Ingv-OE di Catania Salvatore Giammanco. «Le Salinelle di Paternò emettono dei gas – una piccola parte costituita da metano ma la gran parte costituita da gas magmatici – che quindi per noi diventano fondamentali in quanto provengono dai serbatoi più profondi dell’Etna. Monitorare le Salinelle vuol dire avere il polso della situazione del vulcano e quì vediamo con largo anticipo quello che l’Etna farà tra qualche mese e diventa per noi un punto strategico di monitoraggio».
«Un importante trampolino di lancio per il turismo», così commenta l’assessore al turismo paternese Vito Rau che si è mostrato soddisfatto per il fatto che «il presidente sia venuto con un documento alla mano e non con la solita passerella dove si promettono le cose, bensì un documento dove si leggono i numeri. Anche io devo ringraziare i consiglieri Lo Presi e Distefano che hanno lanciato l’iniziativa. Quando si parla di turismo e di cose per la città non c’è colore politico». Alla giornata di oggi, oltre alla politica locale, erano presenti anche i deputati Ars del territorio Gaetano Galvagno, Giovanni Bulla e Alfio Papale.