Gli studenti si sono confrontati con l’agente di Polizia Claudio Mammana sui rischi del web e sul corretto comportamento da assumere sui social network
Ha fatto tappa anche a Santa Maria di Licodia, all’interno dell’aula magna dell’Istituto Comprensivo “Don Bosco”, il “Progetto Colombo: alla scoperta della rete”, giunto ormai alla sua sesta edizione e promosso dalla Polizia di Stato, in collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania che ha visto il coinvolgimento delle prime e seconde classi della scuola secondaria di primo grado. Scopo dell’iniziativa quello di divulgare la cultura di un utilizzo sicuro e oculato di internet con una maggiore attenzione ai social, al fine di contrastare uno dei più dilaganti fenomeni dei tempi moderi: il cyberbullismo. Grazie all’intervento coinvolgente dell’agente della Polizia Postale Claudio Mammano – che è riuscito ad attirare l’attenzione e coinvolgere tutti i presenti – i giovani studenti sono stati messi in guardia sui pericoli che si presentano quotidianamente sul web, sottolineando l’importanza del rispetto “dell’altro” e dell’uso consapevole del mondo virtuale dei social network. Un progetto che mira non soltanto all’informazione degli studenti ma che si concentra pure sulla formazione del corpo docente, al fine di renderlo ancora più “protagonista” nella lotta al bullismo telematico.
«L’incontro di oggi fa parte del “Progetto alla Legalità” – spiega Mirella Rizzo che insieme all’insegnante Loredana Rizzo è una delle due referenti all’interno dell’Istituto – e viene realizzato con la finalità di far crescere i ragazzi con una maggiore consapevolezza dei pericolo della rete e del suo uso corretto. Questo incontro segue a quello tenutosi durante la festa della donna (rileggi l’articolo) con il Vice Questore della Polizia Postale e Telecomunicazioni Marcello La Bella, che ha avuto lo scopo di formare gli insegnanti e di informare i genitori. Un’informazione a tutto tondo che si completa oggi con gli alunni, che toccano questo mondo senza consapevolezza ed in maniera maldestra. I ragazzini devono essere al corrente dei rischi ma anche dei diritti, dei doveri ma anche dei reati che si possono commettere».