Da Palazzo d’Orleans:
L’obiettivo è abbattere le liste d’attesa degli ospedali. Negli anni della pandemia da Covid-19, infatti, l’erogazione delle prestazioni sanitarie in Sicilia ha subito un notevole rallentamento. Adesso il governo regionale corre ai ripari e vara un piano da 48,5 milioni di euro che prevede il ricorso anche alle strutture private convenzionate. «L’azzeramento delle liste d’attesa – dice il presidente della Regione Renato Schifani – è uno dei capisaldi del mio programma di governo, per quanto attiene alla sanità, insieme al tema delle emergenze. Superata la fase dello sfoltimento, proseguiremo con un sistema più efficiente per le prenotazioni e le erogazioni, per garantire ai siciliani l’inalienabile diritto alla tutela della salute e soprattutto in tempi ragionevoli». Una delle novità più interessanti del piano è la dimensione sovracomunale delle liste d’attesa: ottenuto il loro consenso, è prevista la “mobilità dei pazienti” tra le strutture presenti sul territorio provinciale.
Il peggio è passato. Spenti anche gli ultimi focolai, ci si interroga adesso sulle cause degli oltre 300 incendi che per due giorni hanno messo a ferro e fuoco la Sicilia. Palermo la città più colpita, ma la situazione è stata critica anche nel Trapanese, a Messina ed Enna. Il bilancio è impietoso: abitazioni e aziende distrutte dalle fiamme, migliaia di sfollati, ettari di vegetazione in fiamme e, purtroppo, 4 vittime. Il presidente Schifani ha manifestato la sua vicinanza agli sfollati e ai parenti delle vittime e ha voluto ringraziare personalmente gli oltre 4500 operatori, tra forestali, vigili del fuoco e volontari che per 48 ore, senza sosta, si sono spesi per affrontare l’emergenza e spegnere le fiamme. L’ondata anomala di caldo estivo, con il termometro che ha superato in alcuni casi i 45 gradi, è la principale responsabile di questo disastro, ma sono in molti a parlare di incendi dolosi e a puntare il dito contro i piromani. Secondo le prime stime della Protezione civile regionale i danni ammonterebbero a più di 60 milioni di euro. Oltre 200 milioni quelli quantificati dagli Ispettorati provinciali dell’Agricoltura per la distruzione di produzioni e strutture agricole. Il governo regionale ha dichiarato lo stato di crisi e chiesto a Roma il riconoscimento dello stato d’emergenza. E intanto ha destinato un milione di euro al Comune di Palermo per mettere in sicurezza la discarica di Bellolampo, in cui è andata a fuoco la quarta vasca. Risorse necessarie per scongiurare una nuova emergenza rifiuti e tutelare così la salute dei cittadini.
Da Palazzo d’Orleans dal 24 al 28 luglio
L’allarme arriva da Federalberghi ed è rilanciato da tutte le associazioni del settore. Dopo l’emergenza incendi dei giorni scorsi, tra disdette e richieste di rimborsi, la stagione turistica in Sicilia rischia di saltare. Con danni incalcolabili per l’economia siciliana. Le immagini delle montagne in fiamme e dei disagi dei passeggeri in aeroporto hanno fatto, purtroppo, il giro del mondo e la stampa estera, in qualche caso, ha espressamente sconsigliato l’Isola come meta per le vacanze. Un episodio che ha mandato su tutte le furie il presidente Schifani. Adesso che, lentamente, la situazione sta ritornando alla normalità è l’assessore al Turismo Elvira Amata a lanciare un appello affinché i turisti tornino ad ammirare il «vero volto della nostra terra», fatto di «spiagge bianche e acque cristalline, borghi montani, gioielli millenari della cultura, oltre all’eccellente enogastronomia. Turisti, vi aspettiamo in Sicilia, siete i benvenuti!».
La norma “Straccia bollo”, che consentiva ai contribuenti siciliani di pagare gli arretrati della tassa automobilistica senza sanzioni e interessi, è andata in soffitta lo scorso 28 febbraio. Eppure i suoi effetti benefici si contano ancora a 5 mesi di distanza: la Regione ha incassato 70 milioni in più rispetto all’anno scorso, secondo le stime dell’assessorato all’Economia. Un aumento del 33%, che sale addirittura al 65% rispetto al 2021. «Il cosiddetto “Straccia bollo” – sottolinea il presidente Schifani – voleva essere una mano tesa ai cittadini e così è stato. A giovarsene è stata innanzitutto la Regione, incamerando risorse fresche, altrimenti perdute, che potremo impegnare per garantire i servizi e creare opportunità». Non nasconde la propria soddisfazione neppure l’assessore all’Economia Marco Falcone che pone l’accento sul «clima di positivo dialogo che la Regione ha instaurato con i cittadini» e che ha spinto i contribuenti a proseguire nella regolarizzazione della propria posizione anche terminate le agevolazioni.
Da Palazzo d’Orleans dal 24 al 28 luglio
Le risorse arrivano dal Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (Fosmit) e saranno destinate ai Comuni delle Aree montane della Sicilia per interventi a difesa del territorio, per la realizzazione di impianti di produzione di energia rinnovabile, per progetti di mobilità sostenibile, di efficientamento energetico degli edifici pubblici, di rigenerazione urbana e di manutenzione della viabilità. L’assessorato delle Autonomie locali e della funzione pubblica ha recuperato 19 milioni di euro, relativi al 2022 e 2023, che potranno essere destinati adesso agli enti locali delle Aree montane. «Siamo riusciti a salvare risorse che rischiavano di andare perdute – spiega l’assessore Messina – e a confermare quelle dell’anno in corso. Le somme recuperate ci consentono di dare un segno di attenzione alle aree interne della Sicilia e di intervenire su territori fragili per contrastare lo spopolamento e favorire la salvaguardia ambientale, attraverso interventi di riqualificazione e di valorizzazione socio-economica».
Ne esistono tre versioni. Una si trova al Louvre di Parigi, l’altra alla National Gallery di Londra. La terza appartiene a una collezione privata e dal 31 luglio al 31 dicembre sarà visitabile all’interno della Villa Aurea, nello splendido scenario della Valle dei Templi di Agrigento. La “Vergine Cheramy”, una delle tre versioni della famosissima “Vergine delle rocce” di Leonardo da Vinci, è il cuore pulsante della mostra “La Bottega di Leonardo – La Vergine delle rocce”, patrocinata dalla Regione Siciliana e curata da Vittorio Sgarbi e Nicola Barbatelli. L’evento inaugura il programma di avvicinamento ad “Agrigento Capitale italiana della cultura 2025”. Lungo il percorso espositivo sarà possibile ammirare anche dieci importanti dipinti degli allievi della “Bottega leonardesca”, tutti riferibili al periodo compreso tra fine 400 e prima metà del 500.
Da Palazzo d’Orleans dal 24 al 28 luglio
Via libera alle ultime 487 assunzioni nei Centri per l’impiego siciliani. L’assessorato regionale della Funzione pubblica ha pubblicato le graduatorie definitive dei due concorsi di categoria C. Si tratta di due bandi pubblicati a fine 2021 per l’assunzione di 176 unità per il profilo di Istruttore amministrativo contabile (IAC) e di 311 per quello di Operatore del mercato del lavoro (OML). I bandi erano stati ritirati dalla Regione in autotutela dopo un ricorso al Tar che denunciava un errore nei criteri di valutazione dei titoli. Adesso l’iter si è finalmente completato. A partire dalle 17.30 del primo agosto e fino alle 17.30 del primo settembre, i 487 vincitori del concorso, a pena di decadenza, dovranno indicare la sede di destinazione scelta attraverso il nuovo portale INPA. Le liste con l’assegnazione della sede saranno pubblicate sul portale della Regione e sul sito di FormezPA.
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