I Nas, Nucleo Antisofisticazione dei Carabinieri, ha avviato un’indagine sulle liste di attesa nella Sanità dopo che l’attuale ministro della Salute, medico, prof. Orazio Schillaci, già dalla primavera aveva evidenziato l’allarme sui tempi lunghi che si registrano in alcune aree del Paese per prestazioni ambulatoriali, interventi e ricoveri. In Sicilia gli accertamenti coinvolgeranno tutte le Asp e gli ospedali stante che nell’Isola si registra un notevole accumulo delle di liste d’attesa e delle cui lungaggini ci eravamo occupati in un precedente articolo “Sicilia. Da recuperare 242 mila liste di attesa e 40mila ricoveri”. Un’ispezione dei Nas nel frattempo è stata effettuata presso l’Asp di Agrigento, in particolare negli ospedali San Giovanni di Dio di Agrigento e Giovanni Paolo II di Sciacca dalla quale sono emerse alcune irregolarità. Tuttavia l’Asp di Agrigento non risulta tra quelle con numeri elevati di ‘liste di attesa’ che sarebbero 1.388. Presso l’Asp d Palermo risulterebbero ben 83.736, a Trapani 36.006, a Messina 26.271, a Siracusa 22.744. Gli ospedali siciliani in questa classifica vedono a Messina il Papardo con 33.872 richieste in attesa fra visite o ricoveri e il Policlinico a 11.801. A Catania al Garibaldi sono 13.235, al Policlinico 5.098 e al Cannizzaro 3.306.
Intanto l’assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo, ha disposto per i prossimi giorni che chiunque abbia prenotato una visita o un intervento in un ospedale pubblico o in una Asp verrà contattato telefonicamente per confermare l’interesse alla prestazione. Sulla questione è intervenuto anche il presidente della regione Siciliana, Renato Schifani che parlando dei nuovi manager della Sanità siciliana da nominare, ha dichiarato “Se decideremo di confermare qualcuno dei manager uscenti, valuteremo anche l’entità delle liste d’attesa e le cause che le hanno determinate”.
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