Ci eravamo occupati in precedenza dell’iter riguardante il ripristino delle province (Incardinato all’Ars il ddl sul ripristino delle Province – Sicilia. Esitato dalla 1ª Commissione dell’Ars il ritorno alle Province). Ieri, all’ordine del giorno della seduta n. 63 della Commissione bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) era stato posto al punto 3 l’esame per il parere, ai sensi dell’articolo 65, comma 7, del Regolamento interno, del disegno di legge ‘Disciplina in materia di funzioni, organi di governo e sistema elettorale delle province e delle città metropolitane’. La Commissione Bilancio presieduta da Letterio Dario Daidone (FdI) ha approvato l’emendamento dell’assessore regionale all’economia Marco Falcone (FI) con cui si stanziano altri 5 milioni per finanziare la riforma. Somma che si aggiunge ai 5 milioni di euro già previsti dal Governo regionale di centrodestra del presidente Renato Schifani e a cui si dovranno aggiungere altri 10 milioni di euro, per un totale di 20 milioni di euro, che sarebbe il preventivato costo annuale dei nuovi presidenti, assessori e consiglieri provinciali, così da rendere funzionale a partire dal secondo semestre del prossimo anno le nuove Province. Adesso il disegno di legge tornerà in commissione Affari istituzionali, poi spetterà alla Presidenza dell’Ars, guidata dal ‘meloniano’ Gaetano Galvagno, a convocare la Capigruppo (organo rappresentativo delle varie anime politiche competente alla regolazione dei lavori in Assemblea) per calendarizzare il ddl per l’Aula. Se andrà tutto a buon fine, anche con il voto finale in Ars, si voterebbe in concomitanza con le Europee che si svolgeranno tra il 6 e il 9 giugno 2024 in tutta Europa, così che dalla seconda parte del 2024 le nuove Province saranno attive, questo almeno risulterebbe il percorso del Governo regionale.
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