I recenti investimenti in Sicilia per l’alta velocità e soprattutto alta capacità di trasporto ferroviario con nuovi e veloci cosiddetti carri merci, nonché la connessa necessità di realizzare decine di chilometri di nuove gallerie, pone il problema che occorrono per queste ultime delle TBM, ovverosia delle Tunnel Boring Machine, più comunemente chiamate talpe meccaniche o anche frese meccaniche, lunghe macchine simili ad un serpentone gigante che permette la meccanizzazione completa dello scavo delle gallerie e la realizzazione del rivestimento delle stesse. Durante un incontro organizzato da Ance Sicilia (Associazione nazionale costruttori edili) con il commissario straordinario per la Palermo-Catania-Messina, ing. Filippo Palazzo, l’amministratore delegato Pietro Salini della Webuild (grossa società di opere civili che si è aggiudicata i due lotti del raddoppio ferroviario tra Giampilieri e Fiumefreddo) ed esperti di tecnologia integrata Bim (Building Information Modeling, un insieme di tecnologie, processi e metodi che permettono a diversi soggetti interessati di progettare, costruire e gestire in modo collaborativo un’opera in un ambiente virtuale) è stato fatto rilevare che tutti i lotti dell’asse ferroviario ad Alta capacità sono stati aggiudicati e consegnati alle imprese e che già sette cantieri sono funzionali e gli altri lo saranno alla fine dell’anno. È stato anche indicato che per lo scavo delle gallerie lungo quest’opera occorrerà impiegare almeno 24 Tbm. Il commissario della Palermo Catania-Messina ha evidenziato che i lotti più complessi, quali Giampilieri-Fiumefreddo e Lercara-Fiumetorto (la galleria più lunga dell’Isola di quasi 20 km sulla Palermo-Catania) dovranno finirsi entro il 2029, ma che per farcela occorrerà scavare le gallerie più velocemente, tanto che si prevede di operare con due TBM che partono da fronti opposti. Ha ancora aggiunto il commissario che c’è in arrivo una prima Tunnel Boring Machine dalla Cina e verrà impiegata a Trappitello (frazione bassa di Taormina ove ci sarà una lunga galleria) per il doppio binario Messina-Catania.
E SE LE TALPE MECCANICHE SI COSTRUISSERO IN SICILIA INVECE DI IMPORTARLE ? Questa è stata la proposta uscita dall’incontro presso l’Ance Sicilia, cioè valutare la possibilità che la Sicilia ospiti, oltre a impianti di manutenzione delle “Tbm” e fabbriche di produzione: la realizzazione di officine di ricondizionamento delle “talpe” e di una fabbrica di “talpe” da utilizzare non solo nei cantieri siciliani ma anche in tutti quelli nel resto del Paese, tenendo conto che già dalla prossima estate potrebbe aprirsi l’altro grande fronte, quello riguardante il Ponte e le opere collegate. Potrebbe essere un’occasione di sviluppo e lavoro per tanti cittadini e imprese siciliane nonché un indotto che apporterebbe benessere nell’Isola, il tutto sempre nel rispetto dell’ambiente.
Nell’immagine di copertina la prima di tre TBM per la Messina-Catania in arrivo dalla Cina per lo scavo dei 38 km complessivi di gallerie da realizzare lungo il tracciato. Si tratta di una cosiddetta “talpa meccanica” in grado di scavare fino a 25 metri di galleria al giorno. La galleria più lunga del tracciato, in cui sarà impegnata è la “Sciglio“ (nel comune di Roccalumera) lunga 9.358 metri.
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