L’assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica guidato da Andrea Messina (ex sindaco del Comune di San Giovanni La Punta, nel Catanese. Ha ricoperto il ruolo di presidente del Distretto Socio Sanitario D-19 ed è stato uno dei componenti del C.d.A. della S.R.R. Catania Area Metropolitana), il 5 u.s. ha emanato il decreto 247 con il quale, sulla scorta del comma 1 dell’art. 22 della predetta legge regionale 22 febbraio 2019, n. 1 “All’articolo 3 della legge regionale 29 dicembre 2016, n. 27 e successive modifiche e integrazioni sono apportate le seguenti modifiche: a) al comma 6 dopo le parole “soggetti assunti” sono aggiunte le parole “Per le stabilizzazioni avviate in forza dell’articolo 4, commi 6 e 8, del decreto legge 31 agosto 2013 , n. 101, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125 e concluse alla data del 31 dicembre 2017, il contributo di cui al predetto comma non può superare il 5 per cento della somma assegnata agli altri enti”, ha assegnato a diversi Comuni aventi diritto (il calce l’elenco) un contributo da assegnare per l’esercizio finanziario 2023 pari al 4% dell’ammontare delle quote quantificate nel provvedimento di approvazione del piano di riparto 2023 del Fondo straordinario di cui al comma 7 dell’articolo 30 della legge regionale n. 5/2014 ammonta a euro 3.929.474,21.
Quasi € 4 mln ai Comuni che hanno stabilizzato e sostegno finanziario a quelli in predissesto
Intanto è in corso presso la Commissione Bilancio dell’Ars, il cui presidente è l’avvocato Dario Letterio Daidone di Fratelli d’Italia (indicato come meloniano), la discussione sulle somme inerenti la mini manovra di circa cento milioni della quale si era anticipato in un articolo precedente. I punti importanti, superati quelli cosiddetti politici, ovverosia di soddisfare le richieste di vari parlamentari per i rispettivi territori, è di certo la somma di circa quindici milioni di euro ai Comuni più due alle città metropolitane, in cosiddetto predissesto, o più tecnicamente in Piano di riequilibrio finanziario. Ci sono inoltre circa 10 milioni di euro che saranno destinati agli Enti locali con abitanti inferiori a 15 mila per la copertura di passività e per garantire i servizi essenziali. Sono previsti fondi per circa cinque milioni per i Comuni che impiegano giovani per il servizio civile. Si prevederebbero circa due milioni di euro per coprire i costi dei pescatori durante il fermo biologico del dicembre 2022. Circa 13 milioni e oltre saranno destinati alla copertura dei decreti ingiuntivi e pignoramenti ai consorzi di bonifica di Enna e Palermo che non pagano gli stipendi al personale da diversi mesi. Dopo la Commissione bilancio la discussione si sposterà all’Ars, forse nella giornata di domani.
Nell’immagine di copertina, Palazzo Reale, anche detto Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), l’Organo legislativo della Regione Siciliana.
L’OPINIONE
L’importante aiuto finanziario agli Enti locali in predissesto, tuttavia, non deve divenire motivo per riprendere a fare ulteriori “debiti”. Ma su tale aspetto non sembra ci siano ormai controlli e tanto meno, di tutta evidenza e notorietà quando eluso, il cittadino ha un minimo di voce democratica in merito.