Dal 2019 in Italia sono stati introdotti i dispositivi anti abbandono necessari a salvare i bambini lasciati in auto.
Proprio qualche giorno fa abbiamo appreso della terribile notizia della morte di Stella bimba di 11 mesi dimenticata in auto dal papà per 7 ore nella città militare della Cecchignola. Il papà carabiniere doveva portarla all’asilo nido mentre la mamma avrebbe dovuto poi riprenderla nel pomeriggio.
All’arrivo della donna, però, le maestre hanno spiegato che la figlia non era mai arrivata a scuola. Quando la donna ha visto la macchina del marito con la bimba dentro ha accusato un malore.
Alcuni passanti hanno rotto il vetro dell’auto ma per la bimba non vi era più speranza.
I sanitari del 118 intervenuti poi sul posto hanno tentato di rianimarla ma senza successo.
Il padre della bimba dichiara: “Non so cosa sia accaduto, ero convinto di avere lasciato mia figlia all’asilo”.
Uno degli ultimi casi in Italia risale al 2019, quando a Catania il papà di un bimbo di due anni ha lasciato il figlio in auto per cinque ore sotto il sole. Anche in quel caso, il genitore stava accompagnando il piccolo all’asilo nido. Il papà si è ricordato del figlioletto lasciato in auto solo quando la moglie lo ha chiamato allarmata, dopo essere andata al nido per prelevare il bimbo. L’uomo si è precipitato nel parcheggio trovando il piccolo esanime, lo ha portato subito nel pronto soccorso del Policlinico, ma i medici anche in quel caso non poterono più fare nulla per rianimarlo. Secondo i dati degli esperti, la “Sindrome del bambino dimenticato” ha causato, dal 1998 ad oggi in Italia, la morte di 11 bambini. Il primo caso, per un tragico scherzo del destino, venne registrato proprio a Catania. La ‘distrazione’ di un tecnico della Sgs Thompson provocò la morte del figlio di appena 20 mesi lasciato in auto per sette ore sotto il sole, con una temperatura di 40 gradi. L’uomo, anche lui un ingegnere, era uscito con la sua Punto per accompagnare all’asilo il figlio, rannicchiato nel suo seggiolino e dimenticato in auto nel parcheggio della multinazionale. Il padre del bimbo nel 2000 fu condannato a un anno di reclusione, pena sospesa, per omicidio colposo (Fonte Ansa).
Decreto Legge:
Approvato il decreto n° 122/2019 (o “decreto seggiolino”) che precisa i requisiti tecnici dei dispositivi anti abbandono, la norma è diventata effettiva il 7 novembre 2019. Le multe per gli inadempienti sono scattate invece il 6 marzo 2020.
Obbligo di dispositivo anti abbandono è per tutti i Bambini da 0 a 4 anni di età.
Obbligo su Automobili, Camion e Autocarri e sui veicoli stranieri e italiani.
La legge interessa chiunque viaggi con un bambino in auto, da 0 a 4 anni.
Ci sono tre tipologie di dispositivi anti abbandono:
– integrato nel veicolo, ovvero le automobili possono essere dotate di dispositivi che segnalano la presenza del bambino;
– integrato nel seggiolino auto, quindi senza bisogno di accessori perché il seggiolino già rileva la presenza o meno del bambino;
– dispositivi indipendenti, sono i dispositivi anti abbandono più diffusi e nella maggior parte dei casi sono sensori da installare sotto la seduta del seggiolino auto che rilevano la presenza del bambino.(Fonte Gazzetta dello sport).
Caratteristiche dei dispositivi a norma di legge.
II dispositivo antiabbandono deve segnalare l’abbandono di un bambino di età inferiore a 4 anni, sul veicolo sul quale è trasportato, da parte del conducente del veicolo stesso mediante l’attivazione di uno dei segnali di cui alla lettera d);
-il dispositivo deve essere in grado di attivarsi automaticamente ad ogni utilizzo, senza ulteriori azioni da parte del conducente;
-il dispositivo deve dare un segnale di conferma al conducente nel momento dell’avvenuta attivazione;
-nel caso in cui il dispositivo rilevi la necessità di dare un segnale di allarme, quest’ultimo deve essere in grado di attirare l’attenzione del conducente tempestivamente attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi e aptici (ad esempio ciò che fa vibrare un dispositivo quando viene premuto uno dei tasti funzione), percepibili all’interno o all’esterno del veicolo;
-il dispositivo antiabbandono deve essere in grado di attivare il sistema di comunicazione indicato alla lettera g);
-se alimentato da batteria, il dispositivo deve essere in grado di segnalare al conducente livelli bassi di carica rimanente;
-i dispositivi antiabbandono possono essere dotati di un sistema di comunicazione automatico per l’invio, per mezzo delle reti di comunicazione mobile senza fili, di messaggi o chiamate.
Dubbi sull’interpretazione della norma:
Riguardano i dispositivi che richiedono un intervento attivo da parte del conducente come l’attivazione del Bluetooth sul proprio cellulare per ricevere eventuali allarmi. Un altro dubbio riguarda i dispositivi accessorio posti sulla seduta che inevitabilmente aumentano l’altezza del bambino e quindi, potenzialmente, potrebbero alterare le caratteristiche di sicurezza dei seggiolini omologati in base all’altezza del bimbo.
Le Multe previste sono:
Multa da 81 a 326 euro. In caso di recidiva entro due anni, è prevista in aggiunta anche la sospensione della patente da 15 a 60 giorni.