Ci siamo occupati in articoli precedenti delle elezione in seno all’Unione dei Comuni Area Interna Val Simeto: “Sicilia. Fabio Mancuso eletto presidente dell’Unione dei Comuni Area Interna Val Simeto. Fabio Mancuso eletto presidente dell’Unione dei Comuni, vicepresidente Melissa Pappalardo, presidente del Consiglio Antonio La Delfa” e “S.M. di Licodia. Le congratulazioni per l’elezione di La Delfa a presidente del consiglio del Val Simeto. I consiglieri indipendenti licodiesi si congratulano con La Delfa e con Mariella Spalletta e Grazia Ranno elette nel consiglio del Val Simeto“. Dopo l’elezione nel Val Simeto dei consiglieri di Santa Maria di Licodia, è seguito un intervento della licodiese, presidente del Consiglio comunale, Maria Russo, di cui si è anche redatto un articolo “S.M.di Licodia. La presidente del Consiglio comunale, M. Russo, chiarisce sulle elezioni Val Simeto. La Presidente del Consiglio comunale Maria Russo chiarisce alcuni aspetti inerenti le elezioni all’Unione dei Comuni Val Simeto”. Non si è fatta attendere la replica, qui di seguito riportata, dei gruppi consiliari inerenti i consiglieri ritenuti non indicabili dalla presidente Russo in seno all’Unione dei Comuni Val Simeto.
«Non è la prima volta che la Presidente del Consiglio interpreta gli scritti in modo personalistico cercando di deviarne il significato palesando in tal modo tutto il proprio ostracismo nei confronti di chi rappresenta la parte aversa del consiglio comunale, tanto da essergli costato una mozione di censura votata compattamente dalla stragrande maggioranza dei Consiglieri. Anche questa volta dà una lettura ed una interpretazione di quanto accaduto che è completamente lontana dalla realtà. E bene quindi fare chiarezza.
In data 27.03.2024 si è svolta la seduta del Consiglio Comunale per l’elezione dei rappresentanti presso l’unione dei Comuni Val Simeto. La seduta è stata caratterizzata da una accesa quanto approfondita discussione nella quale è stato chiarito che stante la composizione del Consiglio Comunale non era facile stabilire chi rappresentava la maggioranza e chi l’opposizione e tutti rivendicavano la presenza di un proprio Consigliere. Al termine della discussione i Consiglieri facenti capo al gruppo Uniti per Licodia proponeva la candidatura della Consigliera Piemonte Caterina, la quale oltre a non appartenere allo stesso gruppo è stata eletta nel gruppo di opposizione Ideale Comune la quale a sua volta però ha proposto la Consigliera Spalletta Maria. Ovviamente è stato fatto osservare che risultava impossibile votare due esponenti della minoranza uscita dalle elezioni e non essendosi trovato accordo i Consiglieri Indipendenti e il gruppo Ideale Comune hanno deciso di attuare il dettato di cui all’art. 9 c. 1 del Regolamento del Consiglio Comunale che recita testualmente “I Consiglieri eletti in una medesima lista formano un gruppo Consiliare”. Votando così due Consiglieri della lista vincente LA DELFA E RANNO ed uno della lista perdente SPALLETTA. Non c’è stata nessuna forzatura né nessuna violazione di norma regolamentare. Viceversa appare di tutta evidenza che il tentativo di forzatura è stato fatto proprio dai componenti del gruppo Uniti per Licodia a cui appartiene la Presidente del Consiglio, che voleva fare eleggere al Consiglio una Consigliera non appartenente al proprio gruppo ed eletta nella lista perdente.
Evidentemente non soddisfatta dell’esito della votazione la Presidente con un atto non previsto da nessuna Legge e da nessun Regolamento, ma animata soltanto da sentimenti di ostracismo nei confronti della parte avversa, palesando per altro incompetenza nel ruolo, richiedeva all’Assessorato Regionale un controllo di Legittimità preventiva sull’atto adottato dal Consiglio, Istituto abrogato ormai da decenni. La Regione ovviamente chiedeva chiarimenti alla segretaria la quale però essendo organo tecnico non può in alcun modo entrare nella dinamica dei gruppi Consiliari perché strariperebbe illegittimamente dai propri compiti. Viceversa ampie e motivate deduzioni sono state fornite dai Consiglieri Comunali, argomentazioni che sono state interamente recepite dall’Assessorato. Infatti l’Ente, sorvolando del tutto sulla inconcludente richiesta di controllo di legittimità formulata dalla Presidente, non dava corso ad alcuna procedura di commissariamento e conveniva con quanto affermato dai Consiglieri in ordine alla non facile lettura della composizione del Consiglio Comunale. Non dettava alcuna disposizione perentoria e dopo una serie di auspici lasciava alla riconosciuta autonomia normativa e organizzativa rivedere l’elezione dei rappresentanti.
Pertanto risulta evidente non solo la legittimità della deliberazione che è stata votata osservando tutte le cautele normative e regolamentari ma noi riteniamo che altrettanto legittima è stata l’elezione dei rappresentanti. Aspettiamo serenamente le iniziative della Presidente e cui risponderemo».