La notizia, seppure ancora con un forse, è comunque di quelle che fa tirare un sospiro di sollievo, poiché questi fondi per un miliardo e seicento milioni si era temuto andassero persi non avendoli la Regione spesi nei termini e condizioni previste, seppure non è ancora conosciuto se sarebbero recuperati per intero o in parte. Ad annunciare che la Commissione Europea pare sia propensa ad erogare le predette somme, è stato il Presidente della Regione Renato Schifani all’inaugurazione della Palermo Marina Yachting*. La Commissione europea, forse, avrebbe valutato positivamente il rielaborato piano di spesa del Governo regionale (principalmente per sostenere famiglie, imprese e Comuni per far fronte al caro-energia) che aveva già avuto l’approvazione a luglio del Comitato di sorveglianza del Po Fesr Sicilia 2014- 2020 al fine di non perdere gli attinenti fondi Ue di 1,6 miliardi di euro in scadenza il 31 dicembre. Fondi che erano stati concessi a seguito di un programma presentato nel Si tratta di a rischio: risorse programmate dalla Giunta Crocetta (2012-2017) e poi gestiti anche dal Governo Musumeci (2017-2022).
«Accogliamo con soddisfazione le notizie che provengono da Bruxelles riguardo la proposta di riprogrammazione avanzata dal mio governo, d’intesa con il governo nazionale, che ci consentirà di non lasciare preziose risorse comunitarie sul terreno. Abbiamo lavorato in questi mesi in silenzio e con senso di responsabilità» ha dichiarato il presidente Schifani all’inaugurazione riguardo ai fondi europei.
Il presidente della Regione ha inoltre confermato l’impegno del governo regionale nello snellimento e nella velocizzazione dell’attività amministrativa «Per raggiungere obiettivi come quelli che oggi si aprono alla cittadinanza e ai viaggiatori – ha sottolineato – non bastano solo ingenti dotazioni finanziarie. Tutte le amministrazioni sono impegnate a conseguire un cambiamento generazionale che ne aumenti l’efficienza e la capacità di rispondere alle attese della società e che possa dare risposta alle tante competenze che la Sicilia genera, troppo spesso costrette ad emigrare per dispiegare la professionalità acquisita. Sul piano della regolazione occorre fluidificare la capacità decisionale dell’amministrazione e di conseguimento dei risultati, così come con il nuovo codice dei contratti pubblici, entrato in vigore qualche mese fa».
E proprio sul codice degli appalti, il presidente Schifani, rivolgendosi al ministro Salvini, ha aggiunto «Il codice che porta la sua firma, elaborato grazie ad una proficua collaborazione con il Parlamento ed il Consiglio di Stato, ha trovato tempestivo recepimento da parte Parlamento siciliano, su iniziativa del nostro governo. Ho appena promulgato la legge che offrirà l’essenziale regolazione della materia, tra le più moderne a livello regionale. Piuttosto che ricorrere ad una legislazione parallela abbiamo infatti scelto di integrare le discipline, con un approccio moderno, orientato ad offrire linearità e semplificazione applicativa alle amministrazioni e agli operatori economici. Il dinamismo e i risultati raggiunti dall’Autorità di sistema potranno così essere garantiti anche alle amministrazioni della Sicilia in applicazione del nuovo quadro normativo e degli innovativi principi di semplificazione».
Ci siamo occupati precedentemente del neo codice degli appalti “Sicilia. Nuovo codice degli appalti, fino a € 5,3 mln si sceglie chi si ritiene. Il nuovo codice degli appalti approvato dall’ARS consente fino 5,3 milioni di invitare solo alcune aziende e poi scegliere chi si ritiene”.
* Palermo Marina Yachting è una grande infrastruttura con cui il porto è stata raccordato al centro della città attraverso un importante intervento di rigenerazione urbana effettuato su oltre 40.000 mq e un investimento di 30 milioni di euro, tanto che tutta l’area interessata si candida a diventare sito Unesco. Previsti tra l’altro 14 attracchi per megayacht.
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